Gallarate - 22 aprile 2025, 16:13

Gallarate dà l’addio a Carlo Senaldi, testimone della Prima Repubblica e simbolo della politica come servizio

Silenzio e commozione nella Basilica di Santa Maria Assunta per l’ultimo saluto a Carlo Senaldi, scomparso a 84 anni. Politico di spicco della DC varesina, fu sottosegretario nei governi Goria, Andreotti e De Mita. Con lui se ne va un interprete autentico della politica come servizio alla comunità

Il silenzio composto della Basilica di Santa Maria Assunta a Gallarate, interrotto solo dal suono sommesso dell’organo, ha accompagnato nel primo pomeriggio di oggi l’ultimo saluto a Carlo Senaldi, scomparso nella notte tra il 18 e il 19 aprile all’ospedale di Busto Arsizio. Aveva 84 anni (LEGGI QUI). Politico di lungo corso, volto tra i più rappresentativi della Democrazia Cristiana varesina negli anni Ottanta, Senaldi ha attraversato da protagonista due legislature alla Camera dei Deputati, lasciando un segno profondo tanto nelle istituzioni quanto nella memoria collettiva di Gallarate.

Nella sua parabola pubblica - che toccò l’apice con incarichi di governo come sottosegretario nei governi Goria, Andreotti e De Mita - Senaldi fu espressione della corrente dorotea guidata da Antonio Gava, portando nel dibattito romano la voce di una provincia operosa e complessa, ancorata ai valori del cattolicesimo democratico. Nel suo ufficio di commercialista in piazza San Lorenzo, cuore del suo impegno professionale e politico, passavano amministratori, colleghi di partito, ma anche cittadini in cerca di ascolto. Era lì che, dopo la tempesta di Tangentopoli, cercò di ricostruire, mattone su mattone, un nuovo spazio per la cultura democristiana, rilanciando iniziative a livello romano e sostenendo, in tempi più recenti, il progetto del Centro Popolare.

Con Senaldi - ricordato anche per il suo ruolo da assessore nella giunta Buffoni negli anni Ottanta - se ne va non solo un parlamentare, ma un testimone della Prima Repubblica, un interprete del fare politica come servizio alla comunità. Lo sapevano bene le tante persone presenti al funerale: amici, colleghi di una vita, ex avversari politici, cittadini. A officiare le esequie è stato Monsignor Riccardo Festa mentre tra i primissimi banchi hanno reso omaggio con la loro presenza: Rocco Longobardi, con la fascia tricolore, in veste di vicesindaco, gli assessori Germano Dall’Igna, Claudia Mazzetti, Chiara Allai, Sandro Rech, il Presidente del Consiglio comunale Marco Colombo, i consiglieri Calogero Ceraldi, Luigi Galluppi oltre al direttore di Libero Pietro Senaldi, nipote di Carlo.

L'intervento del vicesindaco

Gentili familiari, autorità civili e religiose, concittadini,siamo qui oggi, riuniti nella nostra chiesa, per salutare Carlo Senaldi.
Un uomo che per Gallarate ha rappresentato tanto. Un politico, certo, ma prima ancora una persona che ha amato profondamente questa città e la sua gente.
Carlo è stato parlamentare della Repubblica, sottosegretario di Stato, assessore comunale, ma chi lo ha conosciuto davvero sa che per lui la politica era soprattutto ascolto, presenza, rispetto.
Non cercava i riflettori, ma sapeva farsi ascoltare. Non alzava mai i toni, ma lasciava il segno.
Era uno di quegli uomini che parlano poco ma costruiscono molto.
Aveva la capacità di tenere insieme l’ideale e il pragmatismo, il valore delle istituzioni e la concretezza della vita quotidiana.
La sua formazione cattolica e popolare lo ha accompagnato sempre, anche nei momenti più difficili della vita pubblica italiana.
Non possiamo che dirgli grazie.
Grazie per la dedizione, per il senso di responsabilità, per l’esempio discreto ma forte che ha saputo dare.
Grazie per aver creduto in Gallarate, per averla rappresentata con onore e per averla sempre messa al centro del suo impegno.
Alla famiglia, ai suoi cari, porto l’abbraccio sincero mio e dell’intera amministrazione comunale.
Carlo lascia un’eredità che non si misura solo nei ruoli ricoperti, ma nella stima e nell’affetto che oggi Gallarate gli restituisce.
Ciao Carlo, e grazie di tutto.
Rocco Longobardi
Vicesindaco di Gallarate

Alice Mometti

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