Alzi la mano chi sa cosa sia la Cybathlon (rigorosamente declinata al genere femminile). Va bene, dai, tempo scaduto. Onde evitare imbarazzi, in sintesi, la definizione è la seguente: una competizione che unisce la tecnologia all’avanguardia allo spirito della competizione atletica. È stata concepita come un campionato internazionale per atleti disabili che utilizzano dispositivi di assistenza avanzati, tra cui protesi robotiche, esoscheletri elettrici e interfacce cervello-computer (BCI).
La nuova frontiera dello sport paralimpico è stata al centro della conviviale di aprile del Panathlon Club La Malpensa del Presidente Sergio La Torre, che presso l’Alberghiero dell’Istituto Superiore “Giovanni Falcone” di Gallarate ha ospitato in sbilanciato Intermeeting una selezionatissima rappresentanza del Club di Milano guidata dal Past President Filippo Grassia.
Ma torniamo al neologismo di apertura che, integrato dal titolo “Lo sport come scoperta”, ha garantito – attraverso tre relatori di spessore assoluto – altrettanti punti di vista sulla materia disabilità, attività sportiva e balzi evolutivi sul piano umano e tecnologico.
Il Prof. Franco Molteni (Direttore del Centro di Medicina Riabilitativa “Villa Beretta” di Costa Masnaga, eccellenza mondiale nel settore), ha tracciato uno spaccato della nuova disciplina, sottolineandone valore sperimentale ed applicazione pratica.
Alessio Tavecchio (nuotatore paralimpico, pluricampione italiano e atleta a cinque cerchi ad Atlanta 1996), ha raccontato la sua vicenda personale da motociclista incidentato a motivatore aziendale. Una digressione che ha avuto nella pratica sportiva il valore aggiunto e nell’ultimo libro “Il ragazzo che nacque due volte” la sintesi catartica.
Infine, Linda Casalini (Vice Presidente CIP Lombardia), ha messo in luce i benefici e la portata sociale della crescita del movimento.
A chiosa si potrebbe prendere a prestito la frase: “Disabilità non significa inabilità. Significa semplicemente adattabilità”.
Citazione di Chris Bradford, autore della saga “Young Samurai”, che seppur in altro ambito ha pienamente centrato il bersaglio.
La serata ha visto i saluti istituzionali dell’assessore allo Sport di Gallarate Claudia Maria Mazzetti, dell’omologo bustocco (anche vicesindaco) Luca Folegani, del Comandante della Compagnia Carabinieri di Busto Arsizio Tenente Colonnello Andrea Poletto, e la partecipazione del Presidente della Fondazione Ticino Olona Salvatore Forte e del patron del Team Valle Olona Giancarlo Agazzi.
L’attività malpensante onorerà nel mese di maggio (martedì 20) l’ormai canonico appuntamento con il Premio Studio e Sport, in partenariato con Liuc.
L’occasione del meeting di ieri sera è stata anche quella per farsi i più panathletici auguri di una serena Pasqua. Ludis Iungit!