Parcheggi per i dipendenti comunali, caso chiuso? Nemmeno per sogno. A riaprirlo, infatti, è il sindacato Csa che, attraverso Angiolino Liguori – affiancato da Egidia Labanca e Sara Pirri – torna sulla questione della mancanza di posteggi per i lavoratori di Palazzo Gilardoni, rimasti “orfani” degli spazi all’ex calzaturificio Borri a causa dei lavori di riqualificazione di quest’area.
Un problema sollevato nei mesi scorsi e per il quale sembrava essere stata trovata una soluzione, con l’interessamento dell’assessore al Personale Mario Cislaghi.
Così non è, lamenta Liguori: «L’amministrazione ha temporeggiato a lungo, dandoci informazioni ottimistiche – afferma il sindacalista –. La realtà è che i dipendenti del palazzo comunale sono gli unici senza parcheggio garantito. Sono figli di un Dio minore?».
Il Csa ha convocato in fretta e furia una conferenza stampa perché «mentre fino a poco fa l’assessore diceva che si sarebbe trovava una soluzione, recuperando un centinaio di posti tra i parcheggi Landriani e Culin, stamattina ho saputo che probabilmente i posteggi per i lavoratori saranno quelli vicino alla stazione Fs in via Venezia. Ma un dipendente per arrivare in municipio impiegherebbe troppo tempo, non si può accettare».
Attualmente, è stata fornita ai dipendenti una quarantina di pass per parcheggi Landriani, Culin e Ferrucci (ma quelli di quest’ultimo, vicino alla stazione Nord, sarebbero stati restituiti perché il posteggio è ritenuto troppo distante dal comune). «Ma quello che noi chiediamo è un centinaio di posti distribuiti secondo criteri precisi (dipendenti con figli piccoli, distanza tra abitazione e municipio, altre difficoltà)».
Liguori mette in guarda anche gli utenti: «Faranno fatica a trovare parcheggio. Ed è chiaro che se un dipendente arriva prima, cerca di accaparrarsi i pochi stalli gratuiti».
Il sindacalista è rammaricato: «Dispiace perché per mesi ci è stato detto che il problema era praticamente risolto. E se qualche dirigente o politico vuole dirci che il parcheggio non è previsto a livello contrattuale, io rispondo così: quante cose non sono previste eppure noi cerchiamo di risolvere i problemi sedendoci a un tavolo per trovare la quadra?».
Per Liguori, anche in questo caso sarebbe possibile individuare una soluzione che accontenti tutti: «I parcheggi sono dell’Agesp? L’Agesp è per il 99 per cento del Comune. Se c’è la volontà di non creare disparità tra i dipendenti, i parcheggi bisogna trovarli. Non abbiamo mai detto che è previsto dal contratto nazionale, ma è una questione di equità e giustizia».
Liguori dice ancora che i delegati del Csa si sentono «mortificati»: «Siamo delusi, perché con entusiasmo rassicuravamo che il problema era pressoché risolto, tra i parcheggi Lanriani e Culin, per poi scoprire che non è così. La questione è stata portata avanti soprattutto dal Csa. Più un’organizzazione sindacale si dimostra moderata, più non viene presa in considerazione. Ma che logica distorta è mai questa?».
Lunedì, tra l’altro, i dipendenti comunali andranno al voto per il rinnovo delle Rsu. «Ma il nostro intervento non è collegato alle elezioni – assicura Liguori –. L’argomenti è stato trattato mesi fa, in tempi non sospetti, e a più riprese». E oggi è arrivata la doccia fredda.