Busto Arsizio - 01 aprile 2025, 00:06

Baff, a Castellanza è stata la sera di Elisabetta Sgarbi

Sul palco, con lei e con il direttore artistico Giulio Sangiorgi, anche l’aiuto regista Eugenio Lio. Entrambi avevano già partecipato in passato al Festival, una rassegna che apprezzano molto

Protagonista della serata di ieri del BA Film Festival è stata la poliedrica Elisabetta Sgarbi, laureata in farmacia, editrice, fondatrice della Nave di Teseo, produttrice, regista. “Un’industria culturale a sé stante” l’ha definita il direttore artistico del Baff, Giulio Sangiorgi.

Al suo arrivo al Teatro di via Dante a Castellanza, la Sgarbi si è fatta immortalare di spalle mentre sottolineava quanto non ami essere fotografata. Poi, una volta sul palco, ha dialogato con il direttore artistico e con Eugenio Lio, autore, sceneggiatore, aiuto regista, collaboratore della produttrice.

Entrambi gli ospiti erano già stati al Baff ed entrambi lo ricordano con piacere. E poi «Baff è un nome bellissimo» ha detto la regista.

L’ideatrice del Festival La Milanesiana ha ripercorso alcune delle tappe della sua carriera cinematografica, a partire dagli esordi e da quando ascoltava affascinata in televisione i racconti che Enrico Ghezzi faceva dei film a “Fuori orario”. «Ho pensato allora – ha dichiarato - che il cinema fosse una cosa seria».

Eugenio Lio ha raccontato a proposito della Sgarbi regista che la sua voglia di fare cinema è legata ad un problema ad un occhio. «Il rapporto con la telecamera nasce da una mancanza fisica» sono state le sue parole. 

Ma quando si accende la miccia per fare un film? «La miccia è sempre accesa, – ha risposto l’ospite a Sangiorgi – sono sempre piena di energie. Se non faccio cinema sono in crisi d’astinenza».

Un cinema, il suo, che definisce di coraggio, con cui riesce ad esprimersi (più che nel mondo dell’editoria) e a farlo liberamente. Per realizzare le sue opere, la Sgarbi ha una comunità di riferimento con cui costruisce molti dei suoi lavori. E qui il ricordo è andato in particolare a Franco Battiato che ha arricchito diverse pellicole con suoni, musiche ed anche silenzi.

Dopo la chiacchierata, sono stati proiettati tre mediometraggi della regista, La notte che si sposta – Gianfranco Ferroni (2002), dedicato al pittore livornese (presente in sala anche il produttore Arialdo Ciribelli), La lingua dei Furfanti – Romanino in Valle Camonica (2016), sugli affreschi dell’artista rinascimentale, e Gatto e la casa dei fantasmi (2023).

Elisabetta Sgarbi ha altresì presentato il suo prossimo film, in uscita l’8 maggio, L’Isola degli idealisti, un noir tratto da un libro rimasto inedito per lungo tempo di Giorgio Scerbanenco.

Consistente il pubblico presente alla serata che però non ha fatto registrare il tutto esaurito.

Mariagiulia Porrello

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU