Si è svolta con successo la nona edizione del Congresso Svizzera-Italia, evento di riferimento per professionisti e lavoratori transfrontalieri, organizzato da Varese Professionisti del commercialista Salvatore Giallo, in collaborazione con Studio Giallo & Co. e Gruppo Interfida.
L'incontro, tenutosi nella gremita Sala Andrea del Centro Congressi Ville Ponti, ha offerto un'importante occasione di aggiornamento sulle novità fiscali e normative che regolano i rapporti tra Italia e Svizzera. Un evento ormai atteso e sentito nel territorio, che ha visto il sostegno di numerose autorità: a portare i saluti iniziali, il Tenente Colonnello della Guardia di Finanza Fabrizio Rella, il consigliere provinciale Fabio Passera e il consigliere regionale Samuele Astuti. Il sostegno a distanza è arrivato invece dal deputato Andrea Pellicini e dal senatore Alessandro Alfieri. Presenti in sala anche un gruppo di studenti del laboratorio “Il Nuovo Giornalista” del Corso di Laurea in Storia e Storie del Mondo Contemporaneo dell'Università degli Studi dell'Insubria, grazie a un'iniziativa proposta da Matteo Inzaghi, insegnante del corso e moderatore del congresso.
“Il Congresso Svizzera-Italia è diventato ormai un momento formativo tanto atteso quanto prezioso - ha sottolineato Inzaghi - poiché le ‘regole del gioco’ sono fortemente condizionate dal recente accordo internazionale, ma anche dal dibattito che alcune novità, come la tassa sulla salute, hanno innescato. Tali aspetti necessitano di un focus approfondito, privo di preconcetti e ancorato alle competenze. Ringrazio gli organizzatori per avermi nuovamente coinvolto: per chi, come me, racconta il territorio, convegni come questo forniscono un inestimabile bagaglio di consapevolezza”.
Dopo i saluti introduttivi, il primo intervento è stato quello di Libero Galli, direttore di Interfida SA, che ha presentato il modello societario della Sagl e le particolarità dell’ordinamento svizzero, che riconosce alla società una personalità giuridica propria, indipendente e separata da quella del socio. Galli ha inoltre evidenziato la validità legale e fiscale del rapporto di lavoro dipendente tra il socio e la sua stessa società, anche nel caso in cui sia socio unico, gerente e dipendente allo stesso tempo. “Per la normativa elvetica, il rapporto di impiego è valido - ha spiegato - e conferma la correttezza della tassazione applicata ai dipendenti frontalieri di fascia (oggi vecchi frontalieri), che non possono essere considerati diversamente nel trattamento fiscale, quindi discriminati, rispetto ai dipendenti residenti in Svizzera”.
A seguire, Salvatore Giallo, commercialista, ha presentato un'analisi sulla distribuzione dei dividendi da parte di una società svizzera a un soggetto privato residente in Italia. La relazione del titolare di Studio Giallo ha evidenziato sia la tassazione prevista in Svizzera che quella italiana, soffermandosi sulle disposizioni della convenzione contro la doppia imposizione, sottoscritta dai due Stati nel 1976. “Secondo la convenzione - ha ricordato il commercialista - i dividendi devono essere inizialmente soggetti all'imposta preventiva in Svizzera, seguita dalla tassazione concorrente in Italia, con la possibilità di detrarre le imposte pagate in Svizzera. Tuttavia, negli ultimi anni, questo procedimento non è stato applicabile a causa della normativa italiana che prevede una tassazione dei dividendi con imposta sostitutiva del 26%, negando la compensazione delle imposte estere e portando la tassazione complessiva al 41%”. Giallo ha poi aggiunto: “Grazie alle recenti sentenze della Cassazione emesse nel 2024, questo meccanismo dovrà essere modificato per rispettare le norme contro la doppia imposizione. La riduzione del costo fiscale dovrebbe rendere nuovamente vantaggiosa la distribuzione dei dividendi, evitando percorsi alternativi ed elusivi”.
Successivamente, il Capitano Gaetano Caliendo della Guardia di Finanza ha approfondito il tema dei controlli fiscali sulle Società a Garanzia Limitata e gli aggiornamenti sulla normativa valutaria: “La regione insubrica si caratterizza per l’estesa area di confine con la Confederazione Elvetica, spesso attrattiva di possibili linee di arbitraggio fiscale transnazionale. I controlli del Corpo riguardano, tra gli altri, soggetti italiani, spesso formalmente inquadrati come dipendenti di S.A.G.L. Svizzere, ma che, in realtà, sono amministratori di fatto. In questo ambito, lo scambio di informazioni, in spirito di collaborazione e trasparenza, è in aumento e di grande ausilio all’azione ispettiva del Corpo, che diventa, in tal modo, più profonda e incisiva. La normativa valutaria - ha ricordato il Capitano - è stata di recente oggetto di aggiornamento a opera del Decreto Legislativo 21/2024 del 10 dicembre 2024, che ha introdotto alcune novità”.
Il commercialista Andrea Puzone ha poi illustrato i regimi fiscali agevolati, con particolare attenzione alle retribuzioni convenzionali e al regime degli impatriati. “Si tratta di due regimi agevolativi - ha sottolineato - che vanno incontro ai contribuenti che, soddisfacendo determinati requisiti, possono liquidare meno imposte sul proprio reddito rispetto a quelle effettive, incentivando sia il ritorno di italiani attualmente all’estero, sia coloro che, pur trascorrendo più di metà anno all’estero, mantengono una residenza fiscale italiana e si trovano quindi a dover conguagliare le imposte sui redditi prodotti all’estero in Italia”.
Il nuovo regime Flat Tax per i frontalieri residenti nei nuovi comuni e le problematiche interpretative emerse nei due anni di vigenza del nuovo accordo è stato invece il tema affrontato dall'Architetto Massimo Mastromarino, Presidente dell'Associazione Comuni di Frontiera. “A seguito della corretta individuazione di 72 nuovi comuni nella fascia di 20 metri dalla linea di confine, che sono stati designati come ‘Comuni di Frontiera’, si pone il problema di quale sia lo status dei lavoratori di frontiera residenti in questi comuni e quale sia la corretta forma di imposizione fiscale in relazione al nuovo accordo tra Italia e Svizzera. Considerazioni analoghe devono essere fatte per i comuni che rientrano nella fascia interessata dal riversamento dei ristorni”.
Infine, Mauro Pellicciari, rappresentante del sindacato OCST, ha trattato la questione della tassa sulla salute, introdotta con la Legge di Bilancio 2024. “Sono ormai passati oltre 15 mesi dall’introduzione della ‘tassa sulla salute’ (contributo di compartecipazione al Sistema Sanitario Nazionale per i lavoratori frontalieri) e, a oggi, gli organi pubblici competenti non hanno ancora deliberato, dal punto di vista tecnico-pratico, la modalità di riscossione di tale contributo, che ha suscitato molti dubbi e perplessità tra i lavoratori, gli addetti ai lavori e le organizzazioni sindacali, sia circa la sua legittimità normativa, sia sulle modalità di applicazione e incasso. Nel corso dell’annuale convegno sui frontalieri organizzato da Studio Giallo, abbiamo analizzato le varie fasi e i possibili impatti economici per i lavoratori che potrebbero essere tenuti a versare questo contributo”.
A conclusione dell'evento, come consueto, i partecipanti hanno potuto partecipare a un momento di networking, seguito da un aperitivo a buffet.