Trasporti - 27 marzo 2025, 20:00

Viale Boccaccio in tilt, una raccolta firme contro i due semafori

Molti cittadini a Busto contrari all'attuale situazione, che comporta traffico, lunghi tempi di percorrenza e smog. Si chiede il ripristino della versione precedente all'installazione degli impianti semaforici intelligenti. Fiore: «Sempre più cittadini aderiscono all'iniziativa, è sicuramente necessario intervenire»

Viale Boccaccio in tilt, una raccolta firme contro i due semafori

Una petizione per rivedere la viabilità di viale Boccaccio a Busto. I residenti dell'area dell'incrocio sono stufi della situazione generata dai semafori che incrociano con via Cardinal Simone/via Cardinale Ferrari, a Borsano, e con via Alba/via Vizzola, nel quartiere di Sant'Edoardo. Il semaforo a due tempi e l'obbligo di svolta a sinistra sulla corsia “di sorpasso” non hanno risolto il problema, generando invece, in ambo i casi, problemi per il traffico. Negli orari di punta, infatti, la coda di automobili è quasi chilometrica: i tempi di percorrenza sono sensibilmente aumentati, con un riverbero negativo anche per chi vive o lavora in quell'area, ma anche per chi ci passa giornalmente. A tutto ciò si aggiunge il fastidio per i “furbetti” che sorpassano, noncuranti dell'obbligo di svolta a sinistra sulla seconda corsia. 

Su quest'ultimo aspetto c'è da aggiungere che non era andato a buon fine il bando di gara per l'installazione di telecamere che sanzionassero gli indisciplinati. Ma anche qualora in Comune si arrivasse a compimento di ciò, l'impressione è che non risolverebbe la situazione, limitando solo il numero di trasgressori, con il possibile effetto collaterale indesiderato di aumentare il numero di automobili in coda e quindi i tempi di percorrenza. 

Negli ultimi giorni il malcontento ha iniziato a diventare più concreto, con l'avvio di una raccolta firme tra i borsanesi e poi, di riflesso, anche tra gli abitanti di Sant'Edoardo. 
Il documento, quindi, è stato aggiornato e reso congiunto, per unire le forze e spingere l'amministrazione comunale a risolvere entrambi i problemi in un colpo solo. Rivolgendosi al sindaco Emanuele Antonelli e al comandante della Polizia locale Stefano Lanna, i firmatari chiedono «a gran voce la pronta risoluzione del problema del traffico automobilistico - recita il documento - causato dall'implementazione dei due semafori a singola corsia situati all'incrocio tra viale Boccaccio e via Cardinal Simone/via Cardinal Ferrari. Come ampiamente segnalato dai singoli cittadini, i suddetti semafori sono la causa nelle ore di punta lavorative, soprattutto la mattina dalle ore 7.30 alle ore 09.00, di code interminabili che arrivano a metà di via Chisimaio e alla rotonda situata vicino al ristorante Bandera, direzione da Legnano/Dairago a Busto Arsizio e nelle ore serali, in direzione opposta. Situazione non certo migliore si riscontra all’incrocio semaforico fra viale Boccaccio e via Alba, resa ancor più complicata dalla presenza delle due scuole superiori, delle elementari e materne. Tale situazione si protrae da troppo tempo e non è più sostenibile per il disagio e i ritardi provocati dalle code, per la pericolosità dovuta a manovre spericolate che alcuni automobilisti attuano per superare le stesse, per la pericolosità per ciclisti e motoveicoli in quanto il flusso è tutto spostato sulla destra della carreggiata a ridosso del limite stradale, per l'incremento dell'inquinamento dovuto al gas di scarico delle vetture ferme in una zona già fortemente compromessa come qualità dell'aria dalla vicinanza all'inceneritore, per l'inquinamento acustico prolungato per ore. Durante la riunione tenuta in Comune lo scorso 6 febbraio (relativamente all'indagine epidemiologica) è stato infatti affermato che una causa importante di problemi alla salute sia dovuto all'esposizione a vie ad alto traffico. Riteniamo dunque che sia interesse del Sindaco Antonelli tutelare la salute di tutti i cittadini in quanto rappresentante di tutti gli abitanti, periferie comprese. Una rivisitazione più attenta delle dinamiche di movimento delle due intersezioni e delle vie collaterali diventa indispensabile, constatato il deciso peggioramento della viabilità in seguito alle modifiche apportate dalla nuova organizzazione semaforica sull'intero viale Boccaccio. Al Sindaco chiediamo dunque di valutare se far ripristinare un semaforo a doppia corsia, come in precedenza, o deliberare la realizzazione di una rotonda più consona al grande flusso stradale».

Tra chi è a favore dell'iniziativa c'è il consigliere comunale Emanuele Fiore, «facilitatore» della diffusione della raccolta firme, che in questo periodo ha quattro punti di raccolta a Borsano (il panificio Carluccio, l'autofficina Boselli, la stagione di servizio Erg di viale Toscana e la cartoleria Dire fare giocare). «L'unione delle forze tra i cittadini di Borsano e quelli della zona di via Alba può rendere più efficace la raccolta – spiega il consigliere del gruppo misto – La raccolta firme, partita spontaneamente tra le persone, si sta estendendo a macchia d'olio; in molti aderiscono su propria iniziativa, sta diventando “virale”. Lo scopo è dare risalto a questa situazione, che chi vive viale Boccaccio giornalmente mi descrive come invivibile. C'è anche chi, tra il serio e il faceto, viste le code chilometriche, ha quasi pensato di raccogliere le firme tra le persone che sono costrette ad attendere nella propria automobile». 

Nei prossimi giorni lo stesso Fiore si recherà su viale Boccaccio insieme al consigliere delegato Alex Gorletta per un ulteriore sopralluogo. 

«La richiesta è quella di risolvere il problema – chiosa Emanuele Fiore - , perché è evidente che la situazione attuale non è efficiente e non sta funzionando come sperato. Anni fa fu esclusa l'ipotesi della rotonda, perché non ci sono le condizioni tecniche per poterla realizzare, ma vorremmo che venisse fatta un'analisi della situazione per capire come poter migliorare il traffico del viale».

Giovanni Ferrario

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