«Questo libro ha, fra l'altro, una valenza civica. È omaggio alla città che grazie a Richino Castiglioni fu sede di un laboratorio di architettura ed essa stessa laboratorio». Paolo Bossi, professore associato al Politecnico di Milano, curatore di “Enrico Castiglioni Richino – Ingegnere, architetto, uomo universale”, ha presentato la monografia (Nomos edizioni) su Richino Castiglioni “come fosse altro da sé”, provando a guardare l’opera dimenticando di averci messo personalmente impegno, competenza e passione, collaborando con figure diverse per formazione e interessi (in sala, Daniele Bardelli, professore associato di Storia contemporanea alla Cattolica, Barbara Galli, docente di Storia dell’architettura al Politecnico, Elena Brusa Pasquè, presidente dell’Ordine degli architetti della provincia di Varese).
«Il libro – ha chiarito il professor Bossi – ha l’ambizione di essere un monumento, ricordo doveroso di un protagonista, monumentum che fa ricordare e che è omaggio». Vi trova posto, oltre all’esperienza professionale dell’architetto «…la sorprendente vita culturale di Busto nell’immediato dopoguerra e negli anni successivi, una città in cui si osava. Su questo sfondo, c'è un ritratto a tuttotondo di Richino Castiglioni, richiamato dalla penombra, lui che si riteneva un "muratore riservato"».
Nel libro, e proiettate alle spalle dei relatori, le immagini, fra le altre, della Sedes Sapientiae in via Pozzi, dell’agenzia delle entrate in via Fratelli d’Italia, dell’oratorio San Luigi, dell’attuale sede della biblioteca capitolare. «Le foto originali, in quadricromia – ha sottolineato il curatore - sono di Marco Introini, fotografo di architettura di livello mondiale, e aiutano a cogliere le molte sfumature dell’opera di Castiglioni».
«Questo volume – ha sottolineato l’assessore alla Cultura, Manuela Maffioli – è opera raffinata, di cui c’era bisogno. È un onore che l’archivio di Richino Castiglioni, donato dalla famiglia al Politecnico (la presentazione si è aperta con il saluto del figlio Stefano, Ndr), sia patrimonio di un’istituzione scientifica e accademica di tale rilevanza. Richino Castiglioni è uno dei grandi figli di Busto. La vocazione imprenditoriale e commerciale della città non è in discussione ma sempre più se ne comprende l’altissimo potenziale culturale. Un contesto nel quale la voce “architettura” merita di essere presenza di assoluto rilievo».
L’opera dedicata a Richino Castiglioni aiuta, così, a scoprire e riscoprire. Anche perché, parola del curatore, semplicemente «…è un bel libro».