«Siamo fortunati, siamo una bella realtà». Esprime soddisfazione Tiziano Tosello, presidente da quarant’anni, un tempo che sa di record, del Rione di Ingiò, l’associazione il cui scopo è il "mantenimento delle tradizioni rionali legate a manifestazioni culturali, sportive e del tempo libero, ricreative ed informative utili ai cittadini del rione".
Era il 1985 quando gli chiesero di prendere le redini dell’associazione e da allora l’ha traghettata attraverso quattro decenni.
Oggi il Rione della parte bassa di Castellanza è più vivo che mai e proprio di recente è anche cresciuto. «Con la chiusura dell’oratorio di San Giuseppe avvenuta cinque o sei anni fa - afferma Tosello - parecchie persone, compresi i giovani, sono venuti da noi. Prima eravamo un po’ in difficoltà e l’età media era alta».
Ora i soci attivi sono circa 40 a cui si sommano tutti gli altri.
Il gruppo propone numerose iniziative nel corso dell’anno, anche in collaborazione con altre realtà: la Gioeubia, la festa dell’uva, l’allestimento della capanna con la Natività, solo per citarne alcune. Immancabile è l’appuntamento con la Festa del Rione, denominata “Festa al cubo” che quest’anno sarà il 7 e l’8 giugno e sarà organizzata insieme a Solidarietà famigliare e alla Mensa del Padre nostro. Il ricavato sarà devoluto a queste due associazioni impegnate nel sociale.
«In generale – precisa Tosello in riferimento all’attività associativa – aiutiamo chi ci chiede aiuto».
E Il pubblico risponde. «Se un evento viene pubblicizzato in un certo modo – dichiara il presidente, che è anche vicepresidente della Mensa del Padre Nostro - la gente partecipa. Quando c’è da fare del bene i castellanzesi rispondono sempre, così come rispondono sempre i volontari quando c’è bisogno».
Insomma, a parere di Tosello, il Rione di Ingiò è una realtà molto coesa. Ma con un tasto dolente: la Corte del Ciliegio. «È diventata la nostra casa – sono le sue parole – ha un ottimo parco, ce l’invidiano in tutta la provincia, ma non è sfruttata nel modo giusto».
E poi, e non è l’unico a sostenerlo in città, a Castellanza manca un’area feste. «Altri paesi della Valle Olona ce l’hanno - fa notare il numero uno dell’associazione – e chi organizza una manifestazione paga quello che deve. Sarebbe insomma molto più semplice proporre iniziative, anche perché – evidenzia ancora - la burocrazia è pazzesca. Un posto che si presterebbe come area feste sarebbe proprio la Corte del Ciliegio».