Nella contrapposizione interna di Forza Italia a Gallarate, interviene anche Aldo Simeoni. A dieci giorni dal nuovo tentativo di convocare il congresso cittadino (LEGGI QUI e QUI), l'ex assessore comunale e provinciale, storico militante del partito, esprime la sua posizione. Da sempre vicino all'ex sindaco Nicola Mucci, che guida la corrente contrapposta a Rocco Longobardi, Simeoni, nella lettera aperta che pubblichiamo, risponde al rappresentante dell'esecutivo cittadino. «280 iscritti, apparsi improvvisamente a ridosso del congresso, nessuno li ha mai visti o conosciuti» (leggi QUI).
«Caro Rocco,
ho letto con molta attenzione gli articoli che riprendono le tue dichiarazioni dopo aver incontrato a Roma il nostro Coordinatore Regionale Alessandro Sorte. Le giudico ingenerose verso chi in questi anni ha lavorato con grande impegno per la nostra sezione cittadina.
Sei entrato nel 2021 nel Partito, ti abbiamo accolto con molto entusiasmo. Ti sei accomodato grazie a Forza Italia sullo scranno più prestigioso a nostra disposizione grazie al passo indietro dl nostro commissario, scelta che per altro servì a fare entrare in consiglio Ceraldi, primo dei non eletti. Abbiamo lavorato in partito per due anni e mezzo sino a quando, preoccupati da alcune vicende amministrative della città, ti abbiamo chiesto un più risoluto impegno nel far valere le ragioni politiche approvate sempre all’unanimità dal coordinamento cittadino.
Poi sono arrivati i problemi, grazie alle reazioni scomposte di chi ti ha detto di non disturbare le decisioni e le scelte del manovratore dell’amministrazione comunale. O con lui o contro di lui ad iniziare dalla tua carica dalla quale voleva estrometterti.
In questi tre anni di lavoro assieme, non abbiamo mai visto arrivare in Partito i tuoi 280 iscritti o amici, anzi l’unica persona a te molto vicino che veniva è stata candidata alle elezioni regionali con l’appoggio di tutti noi ma da allora non ha più assistito ad alcuna riunione della sezione, salvo essere nominata qualche settimana fa responsabile del dipartimento provinciale urbanistica e territorio (i miracoli della politica certamente dovuta ai meriti delle assenze).
Dunque 280 iscritti, apparsi improvvisamente a ridosso del congresso, nessuno li ha mai visti, conosciuti ma soprattutto nessuno li ha mai visti ai gazebo, ai volantinaggi davanti al mercato, a fare le affissioni o a partecipare alle nostre manifestazioni elettorali. Eppure la sede è stata sempre aperta a tutti, al confronto, al dibattito a porte spalancate almeno fino a quando la persona che tu vuoi candidate a Segretario (forse) le ha sbarrate impedendo a tutti noi di poterne usufruire compiendo un atto, vero esempio di democrazia (che spero tu abbia raccontato a Sorte) e che mai nessuno aveva osato fare nei confronti dei militanti del partito in quasi trent’anni.
Non so dunque chi si sia iscritto a Forza Italia (gli elenchi come tu sai sono diventati improvvisamente segreti e nelle mani della sola Segreteria Provinciale, altro esempio di trasparenza e di democratico confronto). Caro Rocco, di crescita innovazione e partecipazione vedo ben poco. Vedo il più becero riproporsi di vecchie logiche e strategie, fatti di pacchetti di tessere pagate, utili per far votare al congresso e poi sparire il giorno dopo. Di questi pifferai magici ne ho visti passare in trent’anni di politica e ti assicuro che di strada ne hanno fatto ben poca. Gli unici che sono sempre rimasti sono i militanti, quelli veri, quelli storici, dei quali sembra che a nessuno importi più nulla, come dimostrato anche dei fatti che riguardano la vicina Busto Arsizio.
Spero che in tutta questa faccenda prevalga il buon senso. C’è ancora spazio per ritrovarci uniti, con un’alta candidatura per la Segreteria e un gruppo di uomini e donne che siano consapevoli che iscriversi e militare in un partito vuole dire assumersi delle responsabilità che vanno oltre alla cadrega o al Sindaco di turno.
Ti ringrazio.
Aldo Simeoni».