Sociale - 19 marzo 2025, 11:03

La Festa del Papà alla casa circondariale di Varese: un momento di condivisione e connessione familiare

Lunedì, la casa circondariale “Miogni” di Varese ha ospitato la festa del papà, un evento educativo che ha permesso ai papà detenuti di incontrare i propri figli e rafforzare i legami familiari. Attraverso attività creative e un momento di condivisione, è stato promosso il valore della cura e dell’affetto. L'iniziativa rientra nel progetto “Officina dei legami”, volto a supportare la genitorialità in contesti di detenzione e favorire la continuità del legame genitoriale

Lunedì, con alcuni giorni di anticipo, si è svolta presso la casa circondariale “Miogni” di Varese la festa del papà. L’evento, reso possibile grazie alla collaborazione tra la direttrice dell’istituto, dott.ssa Carla Santandrea, la funzionaria giuridico-pedagogica, dott.ssa Serena Pirrello, e le educatrici della Cooperativa Lotta contro l’Emarginazione, Alessia Boldetti e Marta Riganti, ha visto il carcere aprirsi a un momento di grande valore educativo. L’iniziativa ha permesso ai papà detenuti di incontrare i propri figli, creando uno spazio di condivisione che promuove relazioni positive anche in un contesto difficile.

Nel pomeriggio, con il supporto di Cinzia, volontaria della "Casa del Giocattolo Solidale" da anni attiva nell'istituto, i bambini e i loro papà hanno decorato un vasetto di ceramica, per poi piantare un germoglio fiorito. Questa attività simboleggia il principio di cura delle relazioni, sostenendo l’idea che l’attenzione e l’affetto possano persistere nonostante la separazione fisica. L’incontro si è concluso con una merenda condivisa e chiacchiere in famiglia, ricordando che i legami si coltivano nei momenti semplici e nei gesti quotidiani.

L’evento rientra nel progetto “Officina dei legami”, selezionato da Con i Bambini Impresa Sociale nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà minorile. Il progetto, capofila l’associazione Bambinisenzasbarre ETS e con la partecipazione della Cooperativa Lotta contro l’Emarginazione, mira a promuovere il diritto dei minori alla continuità del legame genitoriale, come previsto dalla "Carta dei diritti dei figli di genitori detenuti" (QUI). Inoltre, si propone di costruire una rete di supporto tra l'istituto penitenziario, i servizi sociali territoriali e il terzo settore, a sostegno di una genitorialità fragile.

Il progetto si sviluppa su due fronti: da un lato, attraverso una presa in carico del padre detenuto, che partecipa a colloqui individuali e a momenti di discussione di gruppo con altri padri, affrontando temi legati alla genitorialità in carcere, alla condivisione della verità con i figli e altre difficoltà quotidiane. Questi momenti permettono ai detenuti di riflettere sul proprio ruolo e su come continuare a costruire una relazione positiva con i propri figli.

Dall’altro lato, il lavoro prosegue all'esterno con uno sportello provinciale, presso la sede della Cooperativa Lotta contro l’Emarginazione in via Walder 47. Questo servizio è destinato alle famiglie residenti a Varese con figli minori e un genitore detenuto, offrendo consulenze specifiche su tematiche rilevanti per il benessere del nucleo familiare e accompagnando madri, padri e figli in percorsi di inclusione sociale, aiutandoli a superare lo stigma legato alla detenzione di un familiare. Gli sportelli ricevono segnalazioni sia dall’interno dell’istituto che dai Servizi Sociali comunali e dalle Tutele Minori. L’équipe, composta da educatori, assistenti sociali e psicologi, affronta i vari aspetti della vita familiare, offrendo un supporto completo. La figura educativa in questo team svolge un ruolo cruciale di "cerniera" tra l'interno e l'esterno, lavorando principalmente con i minori per favorire lo sviluppo di competenze di vita e percorsi di socializzazione in contesti normali.

c. s.

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