Trasporti - 13 marzo 2025, 19:12

Pilomat più volte abbattuti in viale Stelvio. La dirigente dell'Ite Tosi: «Indignata da questi adulti che si comportano da padroni del mondo»

A Busto la richiesta della professoressa Ferrario al sindaco Antonelli e all'assessore Sabba è quella «non solo di intervenire tempestivamente sul ripristino dei due Pilomat divelti, ma di mettere in conto ai colpevoli il costo dell’operazione»

Pilomat più volte abbattuti in viale Stelvio. La dirigente dell'Ite Tosi: «Indignata da questi adulti che si comportano da padroni del mondo»

I Pilomat, dissuasori per regolare l'ingresso in fondo a viale Stelvio, ripetutamente divelti dalle auto. E la dirigente dell'Ite Tosi di Busto Arsizio Amanda Ferrario bacchetta gli adulti con un comunicato stampa.

«Volevo riflettere ad alta voce sul livello di mediocrità che abbiamo raggiunto come società - spiega- Da questo autunno, in fondo a viale Stelvio, in un tratto di strada già contrassegnato da anni da un cartello di divieto d’accesso, sono in funzione due PILOMAT che regolano l’ingresso e l’uscita da quel tratto di strada senza abitazioni, davanti a due scuole e a fondo cieco.Ebbene, appena un paio di settimane dopo la messa in funzione dei PILOMAT, un’auto, senza diritto d’accesso alla strada, è entrata e ha divelto il PILOMAT in uscita mettendolo fuori uso fino all’inizio di marzo. Appena rimesso in funzione, nuovamente, nel giro di una settimana, due auto, sempre non autorizzate ad entrare, hanno divelto il PILOMAT in entrata e quello in uscita».

Una precisazione: «In tutti e tre i casi si tratta di gente che non lavora nella scuola e che, come tale, non ha il TAG elettronico per entrare. E che, infrangendo tutte le segnaletiche e i divieti, ha ben pensato di entrare in un tratto di strada inaccessibile infischiandosi bellamente dei semafori rossi, della segnaletica di divieto e dei PILOMAT stessi». 

I dubbi che si pone, non sono solo da dirigente scolastica: «Io, da cittadina, mi faccio delle domande. Innanzi tutto mi chiedo perché sia legittimo immaginare di poter transitare ovunque con la propria auto, davanti a scuola, quando la regolamentazione del traffico in entrata è stata fatta per permettere la messa in sicurezza dei 2.500 studenti che transitano davanti a scuola e le agevoli manovre degli autobus, sia di linea che dedicati al trasporto studenti, che erano costretti a gimkane improponibili per superare le auto barbaramente appostate ovunque».

L'amarezza anche su come si acquisisca e si mantenga poi la patente «in evidente sprezzo delle più elementari norme di circolazione - precisando -  La civiltà si insegna esercitandola quotidianamente nel rispetto degli altri e della società in cui si vive».

Di qui la richiesta al sindaco Antonelli e all'assessore Sabba « non solo di intervenire tempestivamente sul ripristino dei due PILOMAT divelti, ma di mettere in conto ai colpevoli il costo dell’operazione. Non credo sia più opportuno né corretto nei confronti di chi paga le tasse e rispetta le regole in primis di riparare a un danno di cui abbiamo colpevoli certi e in secondo luogo di abdicare ad un progetto per tre persone che non sanno gestire le regole del vivere civile.  Sono indignata da questi adulti che si comportano da padroni del mondo e che, incuranti di tutto e di tutti, distruggono ciò che è bene comune condannando all’abbandono opere che sono nate con uno scopo e una visione e che sono state finanziate, ovviamente, con soldi pubblici!»

Redazione

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