Salute - 13 marzo 2025, 15:10

Giornata del Fiocchetto Lilla: l’importanza della prevenzione sui Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione. A Gallarate un ambulatorio dedicato

Patologie che colpiscono milioni di persone, specialmente giovani, e che necessitano di un approccio multidisciplinare per la diagnosi e cura

Giornata del Fiocchetto Lilla: l’importanza della prevenzione sui Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione. A Gallarate un ambulatorio dedicato

Il 15 marzo si celebra la Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, una data dedicata alla sensibilizzazione sui Disturbi della Nutrizione e dell'Alimentazione (DNA), patologie complesse che alterano profondamente la qualità della vita di giovani pazienti e delle loro famiglie, con gravi conseguenze fisiche.

I DNA colpiscono oltre 55 milioni di persone nel mondo, più di 3 milioni in Italia, pari a circa il 5% della popolazione: l'8-10% delle ragazze e lo 0,5-1% dei ragazzi soffrono di anoressia o bulimia (Dati Osservatorio ABA e ISTAT). Tali disturbi sono 3-8 volte più frequenti nel sesso femminile e la maggior parte dei casi si manifesta tra i 10 e i 20 anni. Recentemente, l'incidenza è aumentata del 30% a causa della pandemia, con un picco tra i giovanissimi, che sono stati colpiti fino a quattro volte di più rispetto al periodo pre-Covid a causa dell’isolamento, della permanenza forzata a casa, della chiusura delle scuole e della sospensione delle attività sociali.

Secondo i dati dell'Istituto Superiore di Sanità, relativi ai Centri del Servizio Sanitario Nazionale dedicati ai disturbi del comportamento alimentare, su oltre 8.000 utenti, il 90% è di genere femminile, mentre il 10% è maschile. Il 59% dei casi riguarda giovani tra i 13 e i 25 anni, mentre il 6% ha meno di 12 anni. Le diagnosi più comuni includono l'anoressia nervosa (42,3%), la bulimia nervosa (18,2%) e il disturbo da binge eating (14,6%).

I DNA rappresentano un fenomeno rilevante, con una alta incidenza di comorbidità mediche e psichiatriche, generando ingenti costi personali e sociali. La pandemia di COVID-19, legata al confinamento e all'isolamento sociale, ha avuto un impatto negativo sul decorso di molti disturbi mentali nei bambini e negli adolescenti, aumentando i tassi di ricovero ospedaliero per anoressia nervosa giovanile.

Poiché i DNA si manifestano sempre più frequentemente in età precoce, è fondamentale un approccio diagnostico-terapeutico multidisciplinare integrato, come sottolineato dalle linee guida scientifiche.

Grazie al finanziamento delle recenti D.G.R., che promuovono il potenziamento dei servizi per la cura di pazienti affetti da DNA, è stato attivato presso ASST Valle Olona un ambulatorio dedicato alla diagnosi di questi disturbi. Il team multidisciplinare dell'ambulatorio include medici, infermiere, psicologi e dietisti, ed è situato presso il Presidio Ospedaliero di Gallarate. L’ambulatorio si rivolge a pazienti tardo-adolescenti su invio del neuropsichiatra di riferimento.

«L’ambulatorio ha lo scopo di intercettare precocemente i disturbi, con valutazioni cliniche, psicodiagnostiche e dietistiche. In base alla gravità, si procede con l'attivazione di un progetto di cura integrato, comprendente visite mediche, monitoraggio delle condizioni psicofisiche, attività di gruppo e gruppi di sostegno alla genitorialità», spiega la Dottoressa Maria Pigni, Neuropsichiatra Infantile.

Se il caso risulta troppo grave per la gestione ambulatoriale, il paziente viene inviato a un centro di terzo livello o eventualmente a ricovero specialistico. L’obiettivo dell’ambulatorio è dunque intercettare situazioni fragili e orientare le famiglie nel percorso di cura.

c. s.

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