«Servono gli Stati Uniti d’Europa, e l’Italia su questo deve avere una voce forte. Con la guerra dei dazi scatenata dall’amico di Salvini Trump, ci sarà una escalation globale. L’Europa diventerà un mercato ancora più ghiotto per le merci a basso costo cinesi, e le nostre aziende italiane esporteranno meno. Giorgia Meloni avrebbe dovuto fare da ponte tra Europa e Stati Uniti, e semplicemente sta in un angolo aspettando che qualcun altro faccia qualcosa». Lo dice la vicepresidente dei deputati di Italia Viva Maria Chiara Gadda durante il question time con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.
«Il ministro Giorgetti ha espresso chiaramente la sua preoccupazione per i dazi, e lo invitiamo a portare queste parole al suo partito e al suo governo, visto che i ministri Salvini e Lollobrigida dicono che i dazi non sono questo grande problema perché il made in Italy si vende da solo. Non è così – spiega Gadda – già solo annunci e dietrofront sui dazi stanno bruciando miliardi in borsa e le imprese, che a differenza degli influencer di governo non stanno con le mani in mano, bloccano gli investimenti a causa del clima di incertezza, e alcune ragionano se delocalizzare negli Stati Uniti per ridurre il danno. E a pagare alla fine sono i lavoratori».