Busto Arsizio - 10 marzo 2025, 07:00

Croce rossa di Busto, una fiaccolata per il primo anno nella nuova casa. A giugno una festa

I volontari-tedofori partiti sabato da Solferino, ieri hanno raggiunto via Savona. Bilancio positivo per il primo anno nella nuova sede, aperta al territorio. Ma c'è sempre bisogno della generosità dei cittadini

Un primo anniversario festeggiato in modo speciale. Un anno fa, la Croce rossa di Busto Arsizio inaugurava la propria nuova sede in via Savona.
Per questa ricorrenza, è stata organizzata una fiaccolata da Solferino – la località in provincia di Mantova dove nel 1859 si tenne la battaglia che ispirò il filantropo Henry Dunant a dare vita alla Croce rossa – alla sede del Comitato di Busto.

Partiti sabato, dopo aver trascorso la notte nella palestra dell’oratorio di Palazzolo sull’Oglio, nel Bresciano, i volontari-tedofori della Cri sono poi transitati in Valle Olona – a Marnate sono stati accolti dal sindaco Marco Scazzosi – e nel tardo pomeriggio di ieri sono giunti a destinazione.

Qui, durante una breve cerimonia, sono stati letti i setti principi della Croce rossa, “faro” delle azioni dei volontari: umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontariato, unità e universalità.

«È stato un anno importante – osserva il presidente del Comitato bustese Giulio Turconi, affiancato dalla vice e predecessore Simona Sangalli –. Abbiamo organizzato corsi per i nuovi volontari e continuiamo a formarci».
La sede non è solo la casa della Cri ma, in un certo senso, anche di altre realtà del territorio: «Accogliamo volentieri le associazioni. Questo significa fare parte del territorio».

I nuovi spazi consentono alla “squadra” di lavorare al meglio: «Siamo ancora più motivati a svolgere le nostre attività». Tra Busto e Valle Olona, sono 759 i volontari, una trentina i dipendenti.
E le attività sono molteplici: di recente, ad esempio, hanno supportato i Vigili del fuoco alle prese col grande incendio divampato nel capannone industriale di Gorla Minore, con la guida di Riccardo Pozzi, delegato tecnico locale operazione, emergenze e soccorsi.

Insomma, il bilancio del primo anno nella nuova casa è «positivo». Il territorio si dimostra sempre vicino alla Cri; sono anche state donate un’auto e un’ambulanza.
Ma c’è sempre la possibilità di sostenere l’associazione, alle prese con spese importanti, a partire dal mutuo. «A fine giugno – anticipano Turconi e Sangalli – al Museo del Tessile, col supporto degli alpini, organizzeremo una festa rivolta alla cittadinanza per far capire tutto quello che facciamo. In programma abbiamo anche altri convegni su salute e formazione».

Ieri in via Savona c’erano anche l’assessore Alessandro Albani e il consigliere comunale Vincenzo Marra. L’esponente di giunta ha evidenziato «abnegazione, professionalità, impegno e umanità» della Cri.
L’iniziativa, per la quale gli studenti dell’istituto Olga Fiorini hanno realizzato un logo ad hoc, si è chiusa con un momento conviviale grazie al Magistero dei Bruscitti.

Riccardo Canetta

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