Sport - 08 marzo 2025, 21:06

È morta una bandiera, è morto Sandro Galleani

Se ne va un simbolo del basket italiano. Aveva 81 anni

È morta una bandiera, è morto Sandro Galleani

È morto Sandro Galleani: la Varese della pallacanestro, anzi l’Italia della pallacanestro, perde uno dei suoi personaggi più amati.

Sandro, malato da tempo, ha lasciato oggi pomeriggio la vita terrena, stretto nell’abbraccio dei suoi figli e dell’amata moglie Egidia. Aveva 81 anni.

Storico massofisioterapista della Pallacanestro Varese e della Nazionale Italiana, è stato parte della grande famiglia biancorossa per sessant’anni. Nessuno come lui.

Una frase di Aza Nikolic lo ricorda e lo ricorderà per sempre: “Ce lo sei come bandiera”. 

Domani contro Tortona la Pallacanestro Varese giocherà con il lutto al braccio.

Questo il post di cordoglio della società di piazzale Gramsci:

È con profondo dolore che la famiglia della Pallacanestro Varese piange la scomparsa di Sandro Galleani, storico fisioterapista della Pallacanestro Varese dal 1971 al 2009 e poi, dal 2013, dirigente addetto agli arbitri della società.

Sandro era un uomo speciale, una persona generosa, sempre pronta a tendere una mano agli altri con una parola di incoraggiamento per i più giovani ed un sorriso sincero per chiunque lo incontrasse. La sua umiltà, la sua correttezza e la sua capacità di creare legami autentici con le persone intorno a lui, giocatori, dirigenti, tifosi ed addetti ai lavori, lo hanno reso un campione nella vita. Era una leggenda del nostro club, uno dei personaggi più importanti della nostra storia; un punto cardinale negli anni di maggiore successo di cui, insieme ad altri, è stato artefice, dimostrando attaccamento senza eguali ed affiancando il suo nome a quello della nostra società anche nelle ultime stagioni, nel corso delle quali non ha mai fatto mancare la sua solida presenza. Un esempio unico di fedeltà e longevità ai nostri colori oltre che di competenza ed etica professionale.

In questo momento di grande tristezza, la società si stringe attorno alla famiglia ed agli amici, ricordando con affetto e gratitudine tutto ciò che ha rappresentato per tutti noi.

F. Gan.

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