Il mondo del non profit e del volontariato «è più che mai vivo e vitale, nonostante i messaggi contraddittori che arrivano dal governo dal tetto al 5%, costato alle associazioni 28 milioni di euro, e che il governo ha scelto di mantenere, bocciando emendamenti anche di maggioranza, al taglio alle detrazioni sulle donazioni fini al fondo contro la povertà educativa, ridotto a 3 milioni di euro». E' il messaggio arrivato dal convegno 'Impatto sociale. Il futuro del non profit è adesso', organizzato da Italia Viva e dalla deputata Maria Chiara Gadda.
«Questo mondo - ha detto Gadda - non ha bisogno di slogan o provvedimenti spot, ma di misure stabili e strutturali e oggi abbiamo un appuntamento da non perdere che è il piano strategico europeo sull'economia sociale».
Ha aperto i lavori il presidente di Italia Viva Matteo Renzi, che ha iniziato parlando di Europa, e di come la politica sia ormai «effimera come un post su X o su Instagram». E invece, ha aggiunto Renzi, «noi vogliamo dibattere nel merito e non per slogan, e qualcosa, per il mondo del terzo settore, lo abbiamo fatto». A partire - ha citato - dalla riforma del 2016, portata avanti dall'allora sottosegretario al Lavoro Luigi Bobba, e oggi presente al convegno come presidente Fondazione Terzjus Ets. Renzi ha concluso ricordando il fondatore di Vita, Riccardo Bonacina, scomparso a dicembre 2025.
Sono intervenuti rappresentanti del terzo settore e dell'economia sociale: associazioni sportive, Caritas, Forum terzo settore, Vita, Banco alimentare, ma anche Legacoop e Confcooperative, e le Fondazioni bancarie. Il direttore di Caritas italiana, don Marco Pagniello, in un messaggio video, ha rilanciato il tema del reddito di inclusione.