«Regione Lombardia si schieri apertamente contro i dazi annunciati dal presidente statunitense Donald Trump e segnali la propria posizione al Governo e alla premier Meloni»: è la richiesta contenuta in una mozione urgente depositata questa mattina dal Partito Democratico in Consiglio regionale della Lombardia, con richiesta di discuterla nella seduta odierna.
«Di fronte a una minaccia del genere non si può tacere. Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha definitivamente dichiarato che i dazi sui prodotti europei ci saranno e peseranno il 25% - spiega il consigliere regionale Samuele Astuti -. la Lombardia è la principale regione italiana per l'interscambio commerciale con gli Stati Uniti e supera il valore di diciannove miliardi di euro, l’export vale quattordici miliardi. Parliamo di meccanica, siderurgia, della moda e anche dell’agroalimentare. Quando questi dazi arriveranno, daranno un colpo pesantissimo all'economia e alle imprese della Lombardia. È per questo che la Regione, attraverso il suo Presidente Fontana, deve dichiararsi contraria ai dazi di Trump e deve pretendere che la Presidente del consiglio Giorgia Meloni faccia altrettanto, oltre a mettere in atto, Governo e Regione, tutte le misure che possono e devono sostenere e difendere le nostre imprese e la nostra economia».
Il Pd nella mozione segnala che l’export lombardo verso gli USA, come detto pari a un valore di 14,2 miliardi, negli ultimi dieci anni è cresciuto del 8.7%. I settori preponderanti sono la meccanica, con oltre 3 miliardi, la moda con oltre 2 miliardi, i metalli con 1,8 miliardi e il settore alimentare con 855 milioni di euro, settori che rappresentano il 49 % del totale dell’export lombardo.
Per la provincia di Varese il valore dell’export verso gli USA, nel corso dei primi nove mesi del 2024, è stato di 650 milioni di euro.
In complesso i dazi avrebbero un contraccolpo che, secondo alcune stime, potrebbe arrivare a una riduzione del 16% per l’export italiano.