Il Comitato Salute Elettromagnetica di Busto - impegnato nella lotta contro l'antenna a Sant'Edoardo - scrive ribadendo la richiesta di una moratoria sulle nuove installazioni ed esprime preoccupazione per il rinvio della mozione sul piano antenne. Il vicesindaco Luca Folegani però chiarisce: non si tratta di procrastinare sul tema, anzi.
«Entro metà marzo - spiega l'esponente della giunta Antonelli - ci si troverà nella commissione guidata dal presidente Ghidotti per parlare del nuovo regolamento. Per questo motivo, non si è discussa la mozione, ma non si è trattato di rinvio su una questione che ci sta molto a cuore». È pur vero - aggiunge - che su questa tematica l'ente locale ha abbastanza le mani legate, ma ciò non toglie che si affronterà il problema a partire dalla commissione che appunto verrà convocata entro un paio di settimane. Sarà un regolamento, appunto, ciò che Palazzo Gilardoni può approntare, non un piano antenne.
Il Comitato aveva espresso timore sull'attesa e citato l'esempio «della recente antenna installata in via Catullo , a soli 30 metri dalle abitazioni - aggiungendo - I residenti, inconsapevoli della nuova installazione, si sono trovati con una struttura 5G Iliad imponente, spuntata dal nulla sulla sommità di un condominio appena ristrutturato».. Proseguendo così: «La realtà è che senza un Piano Antenne ben strutturato, il territorio diventa una terra di conquista per le aziende di telecomunicazioni, con antenne posizionate senza alcun criterio di tutela delle aree sensibili come scuole, ospedali, case di cura e aree residenziali. Molti comuni italiani hanno già adottato un Piano Antenne per delocalizzare e ridurre l'impatto elettromagnetico, garantendo trasparenza e sicurezza. Per questo motivo, il Comitato Salute Elettromagnetica ha inviato una lettera ufficiale al sindaco del Comune di Busto Arsizio chiedendo una moratoria sulle nuove installazioni, in attesa di una regolamentazione chiara e condivisa».
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