Valle Olona - 25 febbraio 2025, 08:07

L’odore di gas del fustino manomesso, l'opposizione chiede chiarimenti in consiglio comunale a Fagnano

All'interrogazione unitaria ha risposto il sindaco Baroffio. In Comune sono in corso le indagini per capire perché, alla luce della segnalazione ufficiale della presenza del bidone risalente al 7 novembre, non si sia intervenuti

L’odore di gas del fustino manomesso, l'opposizione chiede chiarimenti in consiglio comunale a Fagnano

Il fusto di Fagnano da cui è partito il forte odore di gas che si è sparso in una vastissima area (LEGGI QUI il punto del sindaco di venerdì) non poteva non essere argomento del consiglio comunale di ieri, 24 febbraio. A presentare un’interrogazione in merito sono stati tutti e tre i gruppi consigliari dell’opposizione Fagnano tricolore, Centrodestra per Fagnano e Solidarietà e progresso.

Le minoranze hanno chiesto numerosi chiarimenti sugli accadimenti di via Balzarine e il sindaco Marco Baroffio ha ricostruito gli avvenimenti.

Nella tarda serata di sabato 15 febbraio, avvisato da Arpa e dai Vigili del Fuoco, il primo cittadino si è recato nel luogo del ritrovamento del fusto insieme all’assessore all’ambiente. Il recipiente reperito, trovato aperto, conteneva mercaptano, una sostanza chimica che viene utilizzata per dare odore al gas metano.

A causa dello sversamento di 60 litri, è stata verificata la necessità della bonifica del terreno, a carico del proprietario, tant’è che il 17 febbraio il sindaco ha firmato un’ordinanza urgente in tal senso. Quando si interverrà sull’area (venerdì sono state eseguite le campionature da parte dell’azienda incaricata) il primo cittadino emetterà un’altra ordinanza per far tenere chiuse le finestre a chi abita in zona perchè smuovendo il terreno si riacutizzerà l’odore.

Nonostante il forte puzzo, Arpa, ha detto Baroffio, ha assicurato che la sostanza diffusasi nell’aria non  è nociva. Sicuramente problemi dovrebbe averli avuti alle vie respiratorie e agli occhi chi il bidone l’ha aperto. In paese ci sono state persone che hanno riportato mal di testa, alcuni bambini sono stati mandati a dormire dai nonni per scelta precauzionale dei genitori, ma in generale, ha detto il numero uno fagnanese, non ci sono stati problemi.

L’odore è stato molto impattante tanto è vero che lo stesso sindaco ha raccontato che ne è ancora pregna la sua auto sulla quale è salito con le scarpe sporche, che tra l’altro gli è stato chiesto di bruciare perché non si possono più pulire.

Le segnalazioni e l’opzione candeggina

Le segnalazioni di qualcosa di anomalo a Fagnano non erano mancate già nei mesi scorsi.

Ci sono stati avvisi in tal senso sui social a luglio 2024, a novembre e a inizio febbraio. Risale invece al 7 novembre scorso la segnalazione ufficiale, presentata alla Polizia locale che è uscita due volte e che ha fatto relazione.

«A luglio io stesso avevo visto e indicato, come è stato fatto, di recuperare sei bidoni di olio – ha detto Baroffio - ma allora il fusto non c’era. La segnalazione ufficiale di novembre non è mai arrivata né sulla mia scrivania né su quella dell’assessore all’ambiente». Da qui la richiesta del primo cittadino al Segretario generale di indagare per capire che cosa sia accaduto e di provvedere se ci sono state negligenze. Infatti «perché l’ufficio non sia intervenuto - ha ammesso Baroffio – non ve lo so dire di preciso».

Attualmente il contenitore si trova alla Protezione civile. «Lo stesso 15 febbraio – ha affermato l’esponente di Siamo Fagnano – il fusto è stato chiuso e portato via. Devo anche dire – ha aggiunto - che da più parti mi è stato chiesto di versare sul pezzo di terreno in questione 20 litri di candeggina per eliminare il cattivo odore. Ma mi sono rifiutato perché avrebbe creato più danno che beneficio».

Baroffio ha sottolineato l’importanza delle indicazioni della cittadinanza e si è impegnato a rendere più efficiente il sistema delle segnalazioni stesse che, ha assicurato, avranno un tracciamento diverso da quello attuale.

Mariagiulia Porrello

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