Economia - 25 febbraio 2025, 12:18

Congiuntura economica varesina nel IV trimestre 2024: segni di stabilizzazione e sfide future

Nel IV trimestre 2024, l'economia varesina mostra segni di debolezza ma si stabilizza rispetto agli anni precedenti. Le imprese si preparano a una fase di transizione, affrontando sfide legate a costi energetici, incertezze geopolitiche e cambiamenti tecnologici

Il presidente della Camera di Commercio di Varese, Mauro Vitiello

Il presidente della Camera di Commercio di Varese, Mauro Vitiello

In occasione dell’uscita dei dati della Congiuntura del IV trimestre 2024, la Camera di Commercio di Varese, su dati raccolti da Unioncamere Lombardia, offre un resoconto sulla situazione economica varesina di fine anno, pubblicato su Osserva

Partendo da uno sguardo internazionale, nel secondo semestre del 2024, i paesi europei e l’Italia hanno registrato una congiuntura debole, in un contesto globale caratterizzato da una crescita moderata. In Lombardia, i dati di Unioncamere confermano la stagnazione dell'industria regionale, con un incremento minimo nella produzione industriale (+0,2%) e nel settore artigiano (+0,4%) se confrontati con i valori relativi all'ultimo trimestre dello scorso anno. 

Per le imprese varesine, dopo due periodi negativi, il 2024 si chiude con una congiuntura ancora debole, ma su valori più vicini a quelli dello stesso periodo del 2023: la produzione industriale nel IV trimestre 2024 registra una riduzione del -0,8% e del -0,6% per l’artigianato. L’indagine evidenzia alcune differenze settoriali: il comparto del tessile-abbigliamento registra variazioni dei livelli produttivi negative, che si confermano anche per la siderurgia e la meccanica, fortemente influenzate dalle dinamiche dell’industria tedesca. 

Nel comparto industriale varesino, invece, osserviamo una crescita nei mezzi di trasporto del +4,2% e una buona tenuta dei settori chimico, gomma e materie plastiche e alimentare.
“Al momento non sembra appropriato parlare di un vero e proprio rallentamento del sistema economico varesino. Piuttosto, riteniamo si stia verificando una stabilizzazione dei livelli dopo alcuni anni di crescita post-pandemica, con alcune situazioni di difficoltà a livello settoriale e aziendale”, sottolinea il presidente Mauro Vitiello. Anche il dato riferito all’imprenditorialità, derivante dal Registro Imprese, mostra una tendenza ad una stabilizzazione: le nuove attività economiche nel 2024 sono state 3.849 a fronte di 3.705 cessazioni, con un tasso di sviluppo della base imprenditoriale che si attesta a +0,21%, fotografando una situazione stazionaria che vede attualmente 57.450 imprese attive. Allargando l’analisi, negli ultimi anni diverse variabili economiche hanno ottenuto livelli record e nel 2024, alcune di queste, registrano un rallentamento. Ad esempio, l'export varesino, nel 2023 ha raggiunto 12,6 miliardi di euro superando ampiamente i 9,8 miliardi del 2019. Nei primi nove mesi del 2024, invece, segna una flessione del -6,5%. Anche per quanto riguarda l’occupazione, in attesa dei dati ISTAT del 2024, sulle forze lavoro, cresce il ricorso agli ammortizzatori sociali: sono, infatti, oltre 13 milioni le ore autorizzate di cassa integrazione nel 2024, con un aumento del 22,4% rispetto all’anno precedente, che aveva registrato una crescita importante dell’occupazione.

“Dopo la pandemia, il territorio varesino ha ottenuto risultati significativi in molte delle principali variabili economiche, raggiungendo alti livelli, segnando una ripresa sostenuta - sottolinea il presidente Mauro Vitiello -. Non solo siamo riusciti a tornare ai livelli pre-Covid, ma abbiamo anche superato le performance precedenti dando segnali di resilienza e adattamento. Anche nel 2024, in alcuni settori, come quello turistico, abbiamo continuato a mostrare segni di crescita. Altri indicatori, invece, dopo aver toccato livelli record, hanno evidenziato una minore dinamicità e, in alcuni casi, segnali di debolezza che ci invitano a monitorare con attenzione l’evoluzione dell’economia locale specie per il rincaro dei costi energetici e per le preoccupazioni relative ai possibili dazi sull’export.”

Rispetto al futuro, i dati sulle aspettative del comparto industriale indicano prospettive ancora incerte da parte delle imprese. Gli imprenditori che si aspettano per i prossimi mesi una produzione stabile o in aumento sono il 75%, mentre 1/4 si aspetta una diminuzione dei livelli produttivi; più pessimisti gli artigiani dove la percentuale di coloro che si attendono una riduzione della produzione sale al 37,6%.

“Il territorio sta affrontando una fase di transizione caratterizzata da cambiamenti strutturali sia demografici sia economici, che, uniti a incertezze geopolitiche e sfide legate ai costi energetici, richiedono un’attenzione crescente - sottolinea il presidente Mauro Vitiello -. L’accelerazione del cambiamento tecnologico si conferma una leva strategica per la competitività, con il digitale sempre più al centro delle dinamiche aziendali. Allo stesso tempo, la sostenibilità emerge come un altro tema rilevante, alimentato dal crescente interesse di tutta la filiera produttiva e dei consumatori verso le tematiche ambientali e sociali. Per questo motivo, le imprese del territorio insieme alla Camera di Commercio, devono continuare a guardare al futuro, senza esitazioni, per cogliere e sfruttare al meglio tutte le sfide e le opportunità”.

c. s.

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