Cultura - 20 febbraio 2025, 07:30

BA Classica, 21 febbraio: musica, arte e inclusività a Busto Arsizio

La kermesse sonora offre un programma ricco e variegato: venerdì 21 febbraio si inaugura la mostra “L’Impronta del Suono” di Andrea Strizzi, con sculture audiotattili. Nel pomeriggio, alla Biblioteca Roggia, si tiene l’open stage “Play Music!”. La serata culmina con il concerto di Andrea Manco e Stefania Scapin, mentre domenica 23 febbraio un laboratorio di argilla e percussioni completa l'esperienza del festival

BA Classica, 21 febbraio: musica, arte e inclusività a Busto Arsizio

Il BA Classica, il festival di musica classica di Busto Arsizio, si prepara a offrire un’esperienza coinvolgente tra concerti, mostre e attività interattive. Tra gli appuntamenti più attesi della rassegna, venerdì 21 febbraio si inaugura “L’Impronta del Suono”, un’innovativa esposizione a cura dello scultore Andrea Strizzi alle Civiche Raccolte d’Arte Palazzo Marliani Cicogna. La mostra, accessibile anche ai non vedenti, permette al pubblico di interagire con le opere attraverso il tatto e l’ascolto, grazie a installazioni audiotattili fruibili con cuffie e file audio.

Sempre il 21 febbraio, la biblioteca Roggia ospita “Play Music!”, un open stage gratuito aperto a tutti i musicisti che desiderano esibirsi nel nuovo spazio dedicato alla musica. L’evento, su prenotazione tramite Eventbrite, offre una preziosa opportunità per artisti emergenti e appassionati di ogni livello.

In serata, alle 21 nella Sala ProBusto, il pubblico potrà assistere a un raffinato concerto di Andrea Manco, primo flauto dell’Orchestra del Teatro alla Scala, in duo con l’arpista Stefania Scapin. Il programma della serata prevede brani di Debussy, Boulanger, Chaminade, Ravel e Fauré, in un viaggio sonoro tra le più affascinanti melodie per flauto e arpa.

Domenica 23 febbraio, nella Sala Gemella del Museo del Tessile, si terrà un laboratorio esperienziale a cura di Andrea Strizzi e del percussionista Stefano Corbetta. Durante l’attività, aperta gratuitamente su iscrizione via mail, i partecipanti potranno sperimentare l’uso dell’argilla in combinazione con il ritmo percussivo, approfondendo il legame tra arte visiva e suono.

“L’Impronta del Suono”: arte, musica e inclusività. Un ponte tra segno e suono

La mostra di Strizzi raccoglie opere provenienti da gallerie e collezioni italiane ed estere e si sviluppa attraverso due percorsi complementari: “Toccare il suono”, un progetto scultoreo che invita i visitatori a esplorare le opere attraverso il tatto e l’ascolto, utilizzando cuffie e file audio MP3 per un’esperienza audiotattile unica. L’altro percorso è dedicato a “Impronte sonore”, un percorso pittorico in cui disegno e musica dialogano tra loro, mettendo in luce il gesto e il ritmo come elementi comuni tra artista visivo e musicista.
L’approccio di Andrea Strizzi nasce da anni di ricerca tra arte e musica, sviluppata attraverso la sua formazione accademica e le collaborazioni con la Civica Jazz Band di Milano. Con il supporto del percussionista Stefano Corbetta, il progetto “Toccare il Suono” offre una dimensione artistica accessibile anche ai non vedenti, permettendo loro di “vedere” le opere attraverso il tatto e il suono.

Oltre alla fruizione diretta delle sculture audiotattili, i visitatori potranno scansionare QR-code accanto ai dipinti per ascoltare la musica che ha ispirato ogni opera, rendendo il percorso espositivo ancora più coinvolgente.

L.Vig.

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