Politica - 18 febbraio 2025, 16:00

Crisi politica a Saronno, si è dimesso il sindaco Airoldi

«Lascio ma servono anche le dimissioni dei consiglieri comunali per votare in primavera - l'appello dell'ormai ex primo cittadino sia alla maggioranza che alle opposizioni - voglio che il bilancio di previsione venga approvato e che operi per la città il prima possibile»

Augusto Airoldi in una foto tratta da IlSaronno.it

Augusto Airoldi in una foto tratta da IlSaronno.it

La crisi politica che da mesi di fatto paralizza l'attività amministrativa del Comune di Saronno è culminata con le dimissioni del sindaco Augusto Airoldi, annunciate in conferenza stampa oggi pomeriggio. 

«Voglio che questo bilancio di previsione venga approvato e che operi per la città il prima possibile. Per questo mi dimetto. Questo non basta per votare subito a primavera chiedo ai consiglieri comunali di fare lo stesso. E’ un appello che rivolgo a tutti centrodestra, centrosinistra e centro. Fatelo contestualmente almeno in 13 all’ufficio protocollo entro domani, al massimo giovedì mattina, perché così il decreto di scioglimento arriverà entro lunedì e si potrà votare in primavera».

E’ il passaggio cruciale della conferenza del sindaco Augusto Airoldi dopo la crisi culminata nella mancata approvazione del bilancio previsionale per la mancanza di una maggioranza.

Dopo il fallimento della votazione in consiglio comunale di sabato sera, la politica saronnese si trova di fronte a ore decisive per il futuro dell’Amministrazione guidata dal sindaco Augusto Airoldi. Il bilancio previsionale bocciato con 12 voti favorevoli, 12 contrari e un astenuto (Marta Gilli) ha evidenziato la fragilità della maggioranza, aprendo diversi scenari per la città. 

GLI SCENARI

L’Amministrazione potrebbe ripresentare il bilancio, ma per approvarlo servirebbe un tredicesimo voto favorevole. Se l’impasse rimanesse irrisolta oltre il 28 febbraio, interverrebbe un commissario prefettizio, che amministrerebbe Saronno fino alle elezioni del 2026. Per votare già in primavera 2025, sarebbe necessario che almeno 13 consiglieri (la metà più uno) rassegnassero le dimissioni.

In questa direzione si stanno muovendo diversi esponenti politici. La lista civica Obiettivo Saronno ha dichiarato la propria disponibilità a dimettersi per evitare il commissariamento e permettere il voto immediato. A fare scalpore è stata poi la posizione di Mattia Cattaneo, consigliere indipendente ed ex Saronno civica, che ha espresso la volontà di dimettersi se si raggiungesse la maggioranza necessaria. Anche il Movimento 5 Stelle, attraverso il consigliere Giuseppe Calderazzo, ha mostrato apertura alle dimissioni. Attualmente, sei consiglieri sono pronti a lasciare il loro incarico. Dimissioni come unica soluzione anche per la presidente Marta Gilli.

Si attende ora la decisione del centrodestra (Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia), il cui apporto sarebbe determinante per raggiungere i numeri necessari a sciogliere il consiglio e tornare al voto. Anche nel centrosinistra si susseguono incontri e valutazioni, con una crescente propensione a interrompere anticipatamente la consiliatura.

Quel che è certo è che il recente fallimento in consiglio ha segnato la fine delle tattiche dilatorie: la politica saronnese è ora chiamata a una decisione chiara e definitiva sul futuro della città.

Da IlSaronno.it

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