Una scena che riporta indietro nel tempo, con decine di trattori che invadono il centro di Gorla Maggiore, un’immagine che suscita sorrisi e nostalgia. È il segno che, sebbene i tempi siano cambiati, il legame della comunità con il lavoro agricolo è ancora forte. Non è un caso che Gorla Maggiore continui a mantenere una relazione speciale con le sue radici rurali: sul suo territorio operano infatti numerose aziende agricole che non solo impiegano diverse persone, ma continuano a svolgere il prezioso lavoro di coltivazione della terra e allevamento degli animali, in una simbiosi naturale tra la tradizione e l’evoluzione del settore.
Quest’anno, come ogni anno, la comunità di Gorla Maggiore ha celebrato con orgoglio la sua festa tradizionale, la festa degli agricoltori. Domenica 16 febbraio, dopo la messa domenicale, si è svolta la benedizione dei mezzi agricoli in piazza Martiri della Libertà, un rito che suggella il rispetto per il lavoro e il territorio. A seguire, la festa conviviale in area feste ha coinvolto tutti, grandi e piccini, in un momento di allegria e di ritrovo.
«Sono orgoglioso - ha detto il sindaco Pietro Zappamiglio - di partecipare a una festa che non appartiene solo a un settore, ma a tutta la comunità. L’agricoltura, infatti, è la colonna portante di un'economia sana. Senza di essa, un territorio non sarebbe completo. L’agricoltura ha molti volti, quelli delle persone che ogni giorno, con passione e fatica, gioia e incertezza portano avanti questo mestiere. Siete un esempio per tutti. Sebbene guardiate al futuro con innovazioni come l’uso di tecnologie avanzate, conservate un legame profondo con la manualità e il duro lavoro. Che dire? Viva l’agricoltura, un grazie a voi che ne siete grandi interpreti».
Questa festa, che si rinnova ogni anno, rappresenta non solo un omaggio agli agricoltori, ma anche il ricordo di un passato in cui il lavoro agricolo era parte integrante della vita quotidiana di tutti. È una celebrazione della resilienza, della passione e dell’impegno che continuano a caratterizzare la vita di Gorla Maggiore. Un piccolo ma importante gesto per mantenere viva una tradizione che affonda le radici nel cuore della comunità, facendo sì che la storia agricola del paese non venga mai dimenticata.