Un'intensa serata di preghiera e riflessione si è svolta nella basilica di Santa Maria Assunta di Gallarate, dove ieri il vescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino, ha guidato la celebrazione dei Vespri, portando alla comunità gallaratese la testimonianza di fede del beato Carlo Acutis, la cui reliquia rimarrà esposta nei prossimi giorni.
La basilica gremita ha accolto con calore il presule, giunto per raccontare la vita di Carlo Acutis, il giovane beatificato nel 2020 e sepolto ad Assisi. Un esempio di santità moderna, che con il suo amore per l’Eucaristia e la sua passione per la tecnologia ha saputo avvicinare tanti giovani alla fede.
Al termine dei Vespri, monsignor Sorrentino ha sottolineato l’attualità della figura di Acutis, evidenziando come la sua vita semplice, ma profondamente radicata nella spiritualità, possa essere un modello per le nuove generazioni.
La vita di Carlo Acutis
Carlo nacque a Londra il 3 maggio 1991 da genitori italiani, ma visse e si formò a Milano, dove fin da piccolo frequentò assiduamente la parrocchia di Santa Maria Segreta. La sua breve esistenza fu modellata da un'intensa spiritualità eucaristica, alimentata dalla messa quotidiana e manifestata, grazie al suo talento informatico, in una mostra dei «miracoli eucaristici».
Coltivò la devozione filiale a Maria santissima e amò san Francesco di Assisi, città in cui spesso soggiornava con la sua famiglia. Colpito da una forma di leucemia fulminante, offrì la sua vita al Signore per il Papa, per la Chiesa e per andare dritto in Paradiso. Morì il 12 ottobre 2006 ad appena 15 anni. I suoi resti mortali riposano ad Assisi nella Chiesa di Santa Maria Maggiore o Santuario della Spogliazione. Citato da Papa Francesco nell'esortazione apostolica post-sinodale Christus vivit del 2019 come modello per i giovani, è stato da lui beatificato.
Verso la santità
«Carlo Acutis è stato mandato da Dio per il cristianesimo del G3: giovane, gioioso, generoso – ha affermato il vescovo –. È stato mandato da Gesù per spiegarci come Internet può essere un’opportunità grazie ai giovani - ha affermato il Vescovo -. Oggi la crisi è che non abbiamo più un punto di orientamento. Una crisi che porta egoismo e solitudine come quando ci isoliamo dall’essere umano davanti al cellulare».
Il momento di preghiera si è concluso con un invito alla riflessione personale e alla riscoperta della fede attraverso gesti concreti di carità e devozione portati anche dai membri dell’assemblea che hanno voluto condividere la loro testimonianza. Monsignor Domenico Sorrentino ha chiuso il momento di incontro con i fedeli spiegando perché Carlo è diventato Beato in così poco tempo. E il prossimo 27 aprile sarà proclamato Santo a Roma.
Il programma della staffetta di preghiera
GIOVEDI 13 FEBBRAIO
ore 18.30-Santa Messa propria della memoria del Beato
VENERDI 14 FEBBRAIO
ore 21-Santa Messa per i preadolescenti
SABATO 15 FEBBRAIO
ore 11-Per ragazzi e ragazze dell'iniziazione cristiana e per chierichetti. Incontro di preghiera a partire dalla vita del Beato
DOMENICA 16 FEBBRAIO
ore 11.30-Santa Messa che conclude il pellegrinaggio Adolescenti. Presiede don Stefano Guidi, direttore Fondazione Oratori Milanesi
ore 17-Don Simone Lucca collaboratore dell'Ufficio diocesano per le cause dei Santi
presenta il percorso per riconoscere una vita santa
LUNEDI 17 FEBBRAIO
ore 21-Preghiera conclusiva per gli Adolescenti
La sacra reliquia resterà esposta negli orari di apertura della basilica: lunedì-venerdì, ore 9.30-12 e 16-19; sabato ore 8-12 e 15-19.30. Domenica ore 7.30-12.30 e 16-19.30. Esclusi i momenti delle messe, negli orari di apertura sarà presente un confessore.