Sociale - 09 febbraio 2025, 08:50

L'appello dell'Avis: «Bravi giovani perché donate il sangue. Ma date anche il vostro tempo per gestire il lavoro»

L'appello dell'associazione di Busto Arsizio-Valle Olona in vista dell'assemblea per il rinnovo del direttivo. Importante il contributo delle nuove generazioni ad esempio per la digitalizzazione

Una passata edizione dell'Avis

Una passata edizione dell'Avis

Sono tanti i donatori di sangue dell’Avis e tanti sono ragazzi. È invece il comparto gestionale dell’associazione che avrebbe bisogno di nuove forze giovani. È per questo che Giuseppe Bianchi, presidente da un quadriennio dell’Avis comunale Busto Arsizio - Valle Olona, in vista delle elezioni per il rinnovo delle cariche direttive, invita tutti a mettersi a disposizione.

L’assemblea generale dei soci si terrà il 23 febbraio in biblioteca civica a Castellanza (uno dei Comuni, insieme a Busto, Solbiate Olona, Fagnano Olona e Olgiate Olona in cui opera la sezione) e in quell’occasione verrà scelto il nuovo consiglio direttivo.

Per consentire all’Avis di funzionare sono fondamentali non solo i donatori di sangue, ma anche i volontari che si occupano della gestione dell’associazione.

«Dietro al donare il sangue – afferma Bianchi (già sindaco di Solbiate Olona), avisino dal 1982 e donatore ancora oggi – c’è un lavoro importante che va portato avanti. L’Avis va gestito».

Trovare chi mette a disposizione il proprio tempo e le proprie energie per far funzionare l’associazione di volontariato costituta nel 1938 non è semplice. «Il problema – dice il presidente –è trovare i giovani e questo è una difficoltà che riguarda in generale tutte le associazioni di volontariato. Oggi si fa fatica a coinvolgerli per tanti motivi, ad esempio il fatto che sono impegnati con il lavoro, spesso all’estero, e con la famiglia. Si trovano – aggiunge – persone di una certa età, ma abbiamo bisogno di un innesto di giovani anche per stare al passo con la società moderna».

Una delle priorità dei prossimi anni, secondo l’avisino, è proprio la digitalizzazione.

«In vista dell’assemblea – rimarca Bianchi - rinnovo quindi l’invito all’assemblea a partecipare e a collaborare».

Per quanto concerne invece i donatori, il coinvolgimento della popolazione è positivo.

«Sotto il profilo del numero dei donatori – sono le parole del numero uno di Avis - siamo contenti. Lavoriamo parecchio con le scuole dove promuoviamo la cultura del dono e ogni anno riceviamo tanti ragazzi che vogliono donare il sangue. L’età media dei nostri donatori è molto bassa».

A livello di numeri, l’Avis comunale Busto Arsizio - Valle Olona conta circa 4.500 donatori effettivi e 7.000 donazioni annuali. «Potremmo avere anche più donazioni – precisa Bianchi – ma per le restrizioni sanitarie molte persone vengono escluse per problematiche anche minime».

I motivi per cui è importante donare li ricorda lo stesso presidente. «Si aiutano gli altri e poi, egoisticamente parlando, si è sempre sotto controllo medico».

Mariagiulia Porrello

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