Si è riunito lunedì 3 febbraio il CdA della Fondazione Comunitaria del Varesotto per deliberare in merito alle linee di intervento per il 2025, approvando il documento programmatico che sarà alla base delle attività della FCVA e che recepisce gli indirizzi di Fondazione Cariplo.
Le azioni prioritarie fanno riferimento alla gestione istituzionale della Fondazione: attività erogativa e intermediazione filantropica.
Nell’attività erogativa saranno investiti circa 2 milioni di euro, attraverso lo strumento dei bandi generici e mediante interventi di sistema. Questi ultimi, cui sarà destinata una quota di risorse maggiore rispetto al passato (circa il 60%, a differenza del 35% dei due anni precedenti) sono finalizzati a promuovere il bene comune attraverso il coinvolgimento di più soggetti. La progettualità sarà prevalentemente indirizzata alla cultura, alle politiche giovanili, alla coesione territoriale e alla promozione del dono.
Federico Visconti, Presidente FCVA: “L’obiettivo di questo tipo di interventi è favorire processi comunitari e iniziative di rete che, rispetto al finanziamento di progetti singoli, di elargizioni “a pioggia”, facciano massa critica, producano efficienza e, non da ultimo, rispondano sempre più efficacemente ai bisogni del territorio”.
I lavori del Consiglio di Amministrazione hanno riguardato anche la controllata Teatro Sociale srl, azienda che ha una propria autonomia funzionale e gestionale e che rappresenta il veicolo per le attività del Teatro Sociale di Busto Arsizio.
Il Consiglio ha provveduto all’analisi dell’evoluzione economico-finanziaria dell’azienda (condotta sulla base dei bilanci e delle relazioni degli amministratori, oltre che di altri dati e documenti), che ne ha evidenziato la strutturale difficoltà a produrre reddito e l’elevata vulnerabilità sul piano patrimoniale.
Il CdA è stato inoltre informato della PEC di Teatro Sociale srl, giunta il giorno stesso, in cui venivano comunicate le dimissioni dei membri del CdA e la convocazione dell’assemblea dei soci per gli opportuni adempimenti.
“Risultati e prospettive alla mano - commenta Federico Visconti - non ci sono alternative. Su quello che era considerato un “mission related investment” occorre avviare, quanto prima possibile, robuste azioni di riorganizzazione e di riposizionamento”.