Scuola - 03 febbraio 2025, 13:27

I giovani (e anche i più piccoli), il territorio e il mondo: così la Liuc rinnova la sua alleanza

Il coro dei bambini, gli interventi istituzionali, le emozioni, il ribadire il valore del progetto Mill a Castellanza. Il presidente Comerio: «L'impatto locale dell'università ammonta a 80 milioni». Il nuovo rettore Anna Gervasoni: «Abbiamo una grande sfida paese per creare migliori condizioni di attrazione di competenze internazionali. Ma abbiamo ancor più necessità di trattenere le nostre»

I bimbi cantano l'inno di Mameli

I bimbi cantano l'inno di Mameli

Dare voce al territorio, dai più piccoli alle aziende. Dare voce al mondo, perché tanti studenti Liuc fanno esperienza all’estero e giovani da fuori vengono qui a Castellanza a formarsi e a crescere: anzi si spera siano sempre più numerosi.

Sono i fili conduttori dell’inaugurazione dell’anno accademico alla Liuc, aperto oggi in modo insolito nella riqualificata aula Bussolati. A far risuonare l’inno d’Italia sono stati infatti i bambini della scuola d’infanzia Speranza di Busto Arsizio, quindi quello d’Europa è toccato alle voci della scuola Paganini di Castellanza.

Gli interventi

“Università, Impresa e Istituzioni: un’alleanza per i giovani” era infatti il titolo che accompagnava questo via ufficiale. Che ha visto prima di tutto il saluto del presidente Attilio Fontana: «Sono sempre orgoglioso quando partecipo a un’inaugurazione di un anno accademico. Noi siamo sempre vicini alle università: il futuro sta nella conoscenza, nella ricerca, nell’innovazione. Solo a queste condizioni la nostra regione, il nostro paese hanno la certezza di poter interpretare il futuro. Bisogna fare in modo che i ragazzi possano frequentare sempre più numerosi e attivamente le nostre università.

Quindi un applauso di saluto al rettore uscente Federico Visconti e di accoglienza al nuovo, Anna Gervasoni, che ha ricordato con emozione il primo che assunse questo ruolo, il compianto Camillo Bussolati: «Lui diceva che la porta del rettore deve essere sempre aperta… Dichiaro aperto questo anno accademico». Tra le sue parole chiave, coesione.

Il presidente Riccardo Comerio ha ribadito i cardini di questo percorso e del nuovo anno: «Sarà ancora più stretta e sinergica la collaborazione tra gli organi della Governance, tra l’Accademia e la Struttura organizzativa. Ritengo, inoltre, che sia da valorizzare il legame con Confindustria Varese e tra i Fondatori della Liuc, alcuni dei quali ancora attivamente impegnati nel CdA e nel Comitato esecutivo, perché la loro visione di 34 anni fa, sintetizzata dalla Vision del Piano strategico, diventi sempre più concretamente la cifra distintiva della nostra università».

Di qui il riferimento al progetto Mill lanciato da Confindustria a Castellanza, in sinergia con l'università: «Già a tutti gli effetti un modello operativo di collaborazione pienamente funzionante con Liuc che ci vede sempre più a fianco del sistema manufatturiero, sempre più proiettati verso una visione internazionale e con una attenzione al contesto di sostenibilità che ci sta sempre più caratterizzando. Il nuovo assetto organizzativo ci consente di avere una prospettiva ancora più aperta, equilibrata e generativa di valore tra il mondo imprenditoriale e le finalità formative dell’Accademia».

Con un appello corale: «I Fondatori di allora così come tutti gli imprenditori di oggi e di questi territori, inoltre, potranno recuperare l’orgoglio del progetto universitario Liuc e investire sui nostri giovani, nella nostra Università che produce apparentemente beni intangibili ma con ricadute evidenti sul futuro della nostra società».

La conferma viene dagli stessi numeri e viene citato il primo posto per l’internazionalizzazione, con l'indicatore la mobilità degli studenti in uscita e degli studenti stranieri in entrata nel 22/23. Ma anche il «secondo posto tra le piccole università non statali per l’erogazione di borse di studio con un incremento nell’anno 23 /24 pari al 16%, rispetto al precedente, in investimento in azioni rivolte all’accessibilità e alla qualità della vita universitaria: da 281.800 euro (22-23) 326.634 euro (23/24)». Senza scordare i dati di occupabilità. E ancora: «L’impatto locale della Liuc ammonta a più di 80 milioni e quello regionale a circa 134 milioni».

 Diversi, autorevoli interventi hanno caratterizzato come quello di Giovanna Iannantuoni, presidente Crui e rettrice dell’Università degli Studi di Milano – Bicocca), che ha ribadito l'importanza di avere radici ben radicati e ali nell'internalizzazione, regola per gli studenti come per le aziende, e quello di Giovanni Gorno Tempini, presidente del Consiglio di Amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti SpA, che è partito dall'attualità dei dazi e si è soffermato sul valore di aggiornamento e tecnologia.

Il rettore

Anche il nuovo rettore Anna Gervasoni ha sottolineato come la tecnologia vada appresa nel rispetto dei valori umani

«La responsabilità sociale delle Università è quanto mai di attualità nel promuovere una cultura di sostenibilità, intesa in senso ampio, e di coesione - ha esordito - Studenti e ricercatori devono contare su infrastrutture moderne che garantiscano le migliori condizioni di lavoro, di ricerca, di apprendimento e di vita all’interno del campus. Il campus universitario è un luogo arricchente, in cui ci si confronta con una varietà di idee, culture, esperienze e valori, dove si crea un senso di appartenenza ad una comunità e ci si riconosce in un sistema valoriale».

Poi la doppia, cruciale direzione: «Abbiamo una grande sfida paese per creare migliori condizioni di attrazione di competenze internazionali. Ma abbiamo ancor più necessità di trattenere le nostre. Il nostro sistema investe per creare competenze di qualità, che in troppi casi si disperdono».

Il rettore Gervasoni passa la parola al rappresentante degli studenti in Consiglio di amministrazione, Federico Provenzano che tocca temi molto cari ai ragazzi e concreti (a partire dalle difficoltà dei trasporti). Infine riprende: «Dal 1° novembre 2024, con la mia squadra, siamo al lavoro secondo linee guida condivise con la governance: innovazione, internazionalizzazione, vicinanza alle imprese, inclusione – o meglio, apertura, termine che preferisco. Vogliamo svilupparci secondo i migliori modelli internazionali, ponendoci all’avanguardia delle competenze di management e tecnologia. Per questo intendiamo valorizzare le sinergie tra le nostre quattro case prodotto: la scuola di Economia, la scuola di Ingegneria, la Business School e il PHD, che posson contare sul supporto trasversale della scuola di giurisprudenza. Il nostro programma sta alla base del piano strategico 2025-2030, che abbiamo redatto insieme all’Amministratore Delegato e al personale di gestione e condiviso con il Consiglio di amministrazione. Ecco la mia squadra - presenta -  i direttori Chiara Mauri, Tommaso Rossi, Massimiliano Serati, Alessandro Creazza; i delegati Alessandra Cillo, Paolo Crespi, Valentina Lazzarotti, Raffaella Manzini, Chiara Mauri, Eliana Minelli, Gloria Puliga, Aurelio Ravarini, Nicola Rondinone, Salvatore Sciascia; gli incaricati Francesco Bollazzi, Nadia Cattaneo, Alessandra Massironi».

Anche lei approfondisce il tema di Mill: «Vogliamo essere più ambiziosi e puntare su veri e propri processi di open Innovation e di Technology Transfer. Per questo vogliamo radunare i nostri centri istituzionali in un unico spazio, che sia punto di riferimento per il dialogo con le imprese. Immaginiamo un ambiente di open innovation dove studenti, ricercatori, alunni lavorano insieme e insieme alle imprese. La creatività e l’innovazione sono spesso alimentate da una serie di stimoli casuali e dall’interazione con un ambiente ricco di diversità e di esperienze, per facilitare soluzioni creative e nuovi approcci a problemi complessi. Questo è il Liuc Lab ed è parte fondante di Mill (Manufacturing, Innovation, Learning, Logistics) il luogo del sapere e del saper fare, progetto voluto da Confindustria Varese, che è già realtà. Intendiamo promuovere le start up e i processi di restart, cioè la contaminazione di nuove competenze in realtà d’impresa consolidate».

Ma l'ambizione passa dall'essere attenta alle esigenze di questi tempi e in particolare alle donne: «Non possiamo permetterci di perdere chi resta ai margini del mercato del lavoro dopo la maternità o la paternità. Il momento della genitorialità è un passaggio critico per lo sviluppo professionale soprattutto delle mamme. Abbiamo varato un regolamento per i neogenitori, in analogia a quello che abbiamo già per gli sportivi, che prevede agevolazioni e supporto per conciliare studio e vita. Anna Maria Bulgheroni mi affianca in questa avventura».

LE RELAZIONI IN ALLEGATO SOTTO

Files:
 Discorso-Presidente (423 kB)
 Discorso-Rappresentante-Studenti (355 kB)
 Discorso-Rettore- (531 kB)

Marilena Lualdi

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