Ieri... oggi, è già domani - 01 febbraio 2025, 05:00

"a San Biasu a ga gea a guta sut'al nasu"" - a San Biagio gela la goccia sotto il naso

Un proverbio Bustocco, imparato alle "Elementari" diceva: "febbraio-febbraietto, corto-corto e maledetto"

"a San Biasu a ga gea a guta sut'al nasu"" -  a San Biagio gela la goccia sotto il naso

Un proverbio Bustocco, imparato alle "Elementari" diceva: "febbraio-febbraietto, corto-corto e maledetto" per dire che a Febbraio, siamo tuttora in pieno inverno e, il mese si prospetta "corto" e "insidioso" e non consente deroghe, anche in prospettiva di giornate solatie. Quel "maledetto" non è foriero di sciagure, ma è solo per "far rima". Quindi, coprirsi bene, prima di uscire da casa!

Cominciamo col dire che già col 3 febbraio si celebra una Festa. E' quella dedicata a San Biagio che, per antonomasia diventa il "protettore della gola" - non solo quella delle Persone, ma pure quella degli Animali. In un tempo, non troppo antico, alle prese con una Società in evoluzione, sorta Contadina, si pensava nella stessa maniera alla "benedizione della gola" sia per le Persone sia per gli Animali. Il motivo era semplice: le Persone dovevano lavorare (nei campi, nell'aia e nei cortili), mentre gli Animali, dovevano lavorare, assecondando il Lavoro delle Persone.

Quindi, occorreva provvedere in merito. Ricordo che i …. preparativi in casa, erano dedicati alla scelta di ciò che "andava benedetto": per le Persone, i biscotti secchi (in primis) che regnavano in ogni abitazione, ma pure altri cibi come il pane, la pasta, il riso, la torta e qualche frutto. Tuttavia, non doveva mancare nella sporta da portare in Chiesa, "ul pan d'anàs" (il pane d'anice) che ogni buon Prestinaio preparava alla bisogna. Io, ne cito uno di "buon prestinaio" per il fatto che dal 1955 ad oggi, osserva le Tradizioni, nel giusto modo: è il Panificio Luraschi che pone sul banco le specialità Bustocche, sempre a cadenza di …. calendario.

Ora, è la volta del "pan d'anàs" che il 3 Febbraio, San Biagio, farà bella mostra di sé. Tornando alla … benedizione delle cibarie, di buon mattino, mamma, papà e zio Giannino, mi coinvolgevano nella "passeggiata in Chiesa" (Nota Bene - non era "lavoro minorile" il mio, ma dovevo "dare una mano" a portare la borsa colma di …. non so cosa, di tutto un po', ma sicuramente di riso e pasta, di biada, di granaglie per galline, conigli, gatto e cane, per le "bestie in stalla" , per noi a casa, magari compreso di una mini-bottiglia di vino che, appunto, doveva  …. benedire la gola.

La Santa Messa contemplava la citazione di Persone e Animali con la tipica frase, "benedici, Padre, la nostra gola e preservaci da ogni malattia". Noi, si testimoniava con ardore, per conto degli …. animali, l'attuazione del rito. Il prete, col suo aspersorio benediceva cumulativamente ogni tipo di contenitore che i fedeli innalzavano alla sua visione e, dopo il conclusivo Amen e il "andate in Pace" con solenne Benedizione, si usciva da Chiesa, attenti a non urtare il vicino o a non disperdere qualche borsa depositata sul pavimento.

Intanto, sul sagrato della Chiesa, si intrecciavano discorsi, opinioni, dialoghi e si espandevano i sorrisi di solidarietà e i consigli di lavoro. Il cicaleccio non contemplava "gossip" o "sentito dire" che erano … abitudinari, quando il "popolo dei Fedeli" era a maggioranza femminile. A San Biagio, il "popolo" era misto, con preponderanza maschile e c'era chi, faceva tappa (dopo la Messa prima) al "circul" (il bar del Circolo) o nelle Osterie che si incontravano sul tragitto per casa.

Giusepèn è mio buon testimonio ed era nel gruppo, nella circostanza!

So che i giovani Lettori o i …. Lettori-vecchi faranno spallucce, alla ricordanza di quegli eventi, ma io sono testimone oculare. insieme a Giusepèn che negli anni seguenti il "dopo-guerra" l'evolversi della situazione è quella descritta. I figli della Borghesia nemmeno si immaginano la delicatezza di quei modi d'agire e (magari) non erano avvezzi a "benedire la gola" - noi, figli del proletariato, dovevamo ubbidire al rito, anche per il fatto di tutelare non solo la gola, ma l'intera figura.

C'è un particolare da evidenziare. All'Epoca, ciascuna Famiglia doveva provvedere a "benedire la gola" portando i cibi, da casa in Chiesa. Oggi, per il 90/95% (sic) va dal "Luraschi" o da altri Fornai o Panetterie di Busto Arsizio e trova già pronto sul banco, il "Benedetto in Chiesa" che fa sorgere il dubbio …. hanno portato davvero i cibi in Chiesa per la Benedizione, oppure, la … Benedizione l'ha fatta il Fornaio "per conto terzi, in proprio?" -  in ogni Negozio c'è l'avviso: "pan d'anàs benedetto" e questo … si fa per dire! - Giusepèn mi ha già detto: "men a meno dre una buteglia da Nocino ….sten disi?"- "io porto una bottiglia di Nocino: cosa ne dici?"

Bravo Giusepèn!

Gianluigi Marcora

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A FEBBRAIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU