Il dramma che ha colpito il 42enne tifoso della Pro Patria nel post partita ha, comprensibilmente, messo in secondo piano ogni discussione di natura tecnica. L'uomo è attualmente ricoverato all'ospedale Maggiore di Novara, dove i medici lo tengono in coma farmacologico, in attesa di monitorare le sue condizioni, ancora critiche, e decidere il momento giusto per un intervento chirurgico, dopo la sua caduta dalla balaustra dello stadio Piola.
In questo clima di angoscia, il consueto appuntamento con le conferenze stampa post partita è stato annullato da entrambe le società, per rispetto e solidarietà verso il tifoso.
Tuttavia, al di là del tragico evento, in casa Pro Patria la realtà sportiva resta impietosa: zero punti conquistati nel 2025, cinque sconfitte consecutive e ben 15 partite senza vittoria. Anche nel derby del Ticino, pur in presenza di una prestazione di sacrificio e di un piano di gioco ben pensato, le scelte tattiche durante il match si sono rivelate tardive, in netta contrapposizione con i cambi tempestivi effettuati dai padroni di casa, che si sono rivelati decisivi (leggi QUI).
Nonostante il legame affettivo e reciproco tra la Pro Patria e Riccardo Colombo, la situazione della squadra in classifica è sempre più critica: piena zona play-out, con l'ultimo posto che porta direttamente in serie D distante solo tre punti. In queste circostanze, un cambiamento della guida tecnica appare ormai inevitabile. Il derby contro il Novara rappresentava un crocevia fondamentale per la stagione, nonostante la squadra abbia mostrato di seguire ancora l'allenatore con impegno e generosità. L'esonero di Colombo sembra quindi una decisione ormai certa (e probabilmente anche tardiva), seppur giustamente ancora non ufficializzata in segno di rispetto per il drammatico incidente occorso al tifoso biancoblù.