- 14 gennaio 2025, 15:23

Alcoltest gratuiti per i locali, proposta bocciata. Astuti: «Inspiegabile, ma non finisce qui»

VIDEO. Non passa in Consiglio la mozione con cui l’esponente del Pd chiedeva di avviare una campagna contro l’abuso di alcol. Per la maggioranza «Regione e governo sono già attivi», ma i dem insistono sulla necessità di fare prevenzione

Alcoltest gratuiti per i locali, proposta bocciata. Astuti: «Inspiegabile, ma non finisce qui»

Non passa la mozione con cui il consigliere regionale del Partito Democratico Samuele Astuti chiedeva di avviare una campagna di prevenzione contro l’abuso di alcol, puntando sulla distribuzione gratuita di alcoltest ai locali.

«La destra di governo ha inasprito le norme, noi vogliamo lavorare insieme sulla prevenzione», la richiesta del Pd. «Regione e governo sono già attivi, le misure proposte nella mozione non sono né necessarie né efficaci», hanno osservato dalla maggioranza, “difendendo” il nuovo codice della strada. «Non abbandoniamo la battaglia: con l’assestamento di bilancio presenterò un emendamento sul tema», anticipa Astuti.

La proposta del Pd

«Ogniqualvolta si interviene per contenere un fenomeno pericoloso si inaspriscono le pene – ha esordito Astuti –. Questa è la risposta è più comoda e facile, ma anche la meno efficace». Per contrastare l’abuso di alcol, che rappresenta «un grave problema di salute pubblica, che causa incidenti stradali e patologie», Astuti ha insistito sulla necessità di puntare sulla prevenzione.

Da ciò la richiesta di «avviare una campagna di comunicazione contro l'abuso di alcol, rivolta ai consumatori e agli operatori del settore». Punto centrale della mozione, la distribuzione gratuita di alcoltest «agli esercizi commerciali autorizzati alla somministrazione di alcolici, al fine di permettere ai clienti di verificare il proprio tasso alcolemico prima di mettersi alla guida». Un’iniziativa da portare avanti in collaborazione con «associazioni di categoria, forze dell'ordine e istituzioni sanitarie».

Maggioranza contraria

«Proposte né necessarie né efficaci», ha osservato Marcello Ventura di Fratelli d’Italia: «Regione e governo stanno già svolgendo un ruolo attivo in questo ambito, con diverse campagne di sensibilizzazione. Ed esiste già una disciplina nazionale che obbliga i locali aperti oltre la mezzanotte a mettere a disposizione almeno un alcoltest». Fornire un etilometro agli esercizi pubblici «non è una priorità del Sistema sanitario e devia risorse da interventi più strategici».

La leghista Silvana Snider è intervenuta a difesa della rivisitazione del codice della strada che ha «giustamente impresso un giro di vite rispetto alla guida in stato di ebbrezza. Senza modifche ai tassi alcolemici, sono previste sanzioni più pesanti, in particolare per i recidivi. La distribuzione di alcoltest non può essere l’unica soluzione. Peraltro, sperimentazioni non hanno dato grandi frutti e certo non possono essere estese, anche per questione di costi, a tutte le attività».

«Investiamo sulla prevenzione e la lotta al disagio giovanile va in questa direzione – ha spiegato l’assessore al Welfare Guido Bertolaso –. Le norme adottate nell’ambito del codice strada sono giuste e sacrosante. Non è invece nostra competenza comprare alcoltest».

«Non abbandoniamo la battaglia»

Il Movimento 5 Stelle ha sostenuto la proposta del Pd: «Il nuovo codice della strada si concentra sull’aspetto repressivo, ma le istituzioni devono agire anche preventivamente», ha detto Paola Pizzighini.

Paolo Romano del Pd, contestando i dati sugli incidenti diffusi da Matteo Salvini, ha affermato che «le associazioni dei familiari delle vittime della strada hanno chiesto al ministro di fermarsi perché il nuovo codice punisce di più quando le cose sono accadute, ma non previene. La proposta di Astuti è di buon senso e costruttiva. La destra al governo ha lavorato solo sul post, quando qualcuno è già morto. Noi chiediamo di lavorare insieme sulla prevenzione».

Proprio il consigliere varesino ha obiettato che «se un fenomeno impatta sulla salute dei cittadini, è anche di nostra competenza. E la norma nazionale sugli alcoltest non solo non viene applicata, ma è anche restrittiva, perché le persone non bevono solo dopo la mezzanotte. I numeri dicono che se il centrodestra inasprisce le pene i dati non migliorano. Dobbiamo fornire gli strumenti necessari».

L’appello non ha sortito effetti e la mozione è stata affossata. «Inspiegabile – commenta a margine della seduta Astuti –. La maggioranza in Regione Lombardia ha bocciato la proposta adducendo che quello che ha fatto il governo è più che sufficiente. Purtroppo non è così, ma questa battaglia non la abbandoneremo: in sede di assestamento di bilancio presenterò un emendamento proprio su questo tema».

Riccardo Canetta

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