Un ritornello ricorrente che si sentiva in tutte le case, diceva "ligàl…ligàl" (legalo, legalo) e si riferiva sia al Natale, appena passato, sia all'anno che viene (ed è qui dietro l'angolo). Leopardi ne ha parlato nello Zibaldone, specificando la Speranza che deve far posto alla riflessione, dentro il convincimento che "tutto passa e tutto trascorre" (panta rei) - noi guardiamo in casa nostra, ben sapendo che non è possibile "legare" il Natale che è trascorso nella "solita maniera" e nemmeno è possibile "legare" il 2024 che deve far posto al 2025 che è pronto ad "entrare in campo".
Arriva Giusepèn che, in fatto di saggezza è secondo a nessuno. Lui sa che io so, in merito allo Zibaldone, ma sa pure ed io ipotizzo di sapere che anche il Nuovo Anno conterrà "vizi e virtù" dello scibile umano. A Busto Arsizio e …. ovunque, ci si promette un miglioramento. Lo facessero tutti, avremmo un miglioramento comune. In effetti (come catechizza Leopardi dentro lo Zibaldone) è molto più comodo addossare i "difetti e le imperfezioni" agli altri, piuttosto di riflettere sulle nostre mancanze. Criticare è molto più facile dell'operare e ..… "la musica non cambia".
Prendi la Vita Comunitaria Locale: le critiche nei confronti di chi comanda, sono copiose; le lodi, invece, sono rarissime. Con ciò, si denota quanto ho espresso sopra. Se fossimo invece, propositivi, allora potremmo "costringere" i "manovratori del vapore" a rendere conto alla Comunità, quanto sono riusciti a concretizzare, oltre i propositi. Poi -è vero- ci sono gli insaziabili o quelli del "tutto sbagliato" a prevaricare i propositi, ma c'è pure dell'altro e noi, lo denunciamo. Ci dicono di far sapere "a chi deve decidere" (Sindaco, Assessori e Dirigenti dei Servizi) eventuali proposte, poi va a finire che nemmeno si riceve una risposta (l'abbiamo verificato "proponendo" pure un incontro in loco, riguardo la Circolazione stradale, ma non abbiamo ottenuto alcuna risposta … sino al punto di dire "che perdiamo il tempo, a fare?") quali sono i "difetti" riscontrati, ma chi decide non mostra giusta attenzione alla collaborazione del Cittadino.
Vero che non si può ottenere "tutto e subito", ma quantomeno, essere considerati Cittadini, con tanto di interesse reciproco a una questione che riguarda tutti, lo si può pretendere. L'accenno lo facciamo un'altra volta. E riguarda la "caotica" circolazione nella Zona Ospedale. Parcheggio ampio e semi-inutilizzato in via Formazza e strade con "vetture stipate in via Cremona, via Arnaldo da Brescia, con l'aggiunta di un "increscioso parcheggio" appena giù dai Cinque Ponti, proprio all'inizio di via Formazza dove a piè sospinto, si rischia lo scontro frontale".
Poi, in fondo a via Formazza, per immettersi su via Arnaldo da Brescia, non c'è visuale che consente di vedere i "criminali" che non rispettano il "senso vietato" di chi percorre quel tratto di strada, da chi esce dall'Ospedale e non si attiene all'obbligo di immettersi in via Cremona.
Basterebbe togliere "due stalli blu" davanti al Pronto Soccorso e chi è fermo sullo Stop di via Formazza, può vedere (e prendere la targa) dello sconsiderato a cui togliere la patente. Personalmente, ho dato del "criminale" a due balordi che mi stavano travolgendo per il loro "percorso vietato", provenienti dal Nosocomio e la mia impossibilità a immettermi su via Arnaldo da Brescia, per colpa dei "due stalli blu" inverecondi, inutili, colposi che non permettono a chi rispetta lo Stop la visione normale del traffico.
Giusepèn scrolla la testa in senso di diniego (roba dul Cumogn, roba da nisogn) che vuol dire "cosa del Comune, cosa di nessuno) e mi richiamo allo … Zibaldone. "Sarà un anno buono, quello che verrà - il 2025 sarà migliore del 2024 - viviamo nella Speranza che i nostri propositi si avverino - si abbia fiducia in chi deve adire per delega elettorale - si compia il destino in base ai nostri propositi" e altro ancora. Quindi, l'Anno Nuovo deve essere migliore dell'anno Vecchio, ma... Leopardi insegna che nel corso del tempo, nessuno è riuscito a "legare" ciò che vorremmo trattenere di buono del 2024 e nessuno alla fine di ogni anno, può dire (e dirsi) tutto è andato bene.
Gli Auguri per un ottimo 2025 li porgo con cuore e con un sorriso di anima a ogni Lettore! in compagnia di Giusepèn che (finalmente) sorride con maturità.