Il concerto di Natale organizzato dalla Pro Loco è stata l’occasione per l’amministrazione olgiatese per consegnare ad alcuni concittadini, che si sono distinti per le loro opere e per il loro impegno verso la società, il Cardo d’Oro.
A ricevere la massima onorificenza cittadina, consegnata dal sindaco Giovanni Montano ( «Spendersi per gli altri dà un senso alla nostra vita»), sono state persone, e associazioni, che con il loro esempio rappresentano un punto di riferimento all’interno o all’esterno della comunità.
E sicuramene di questa categoria fa parte Luigi De Bortoli, conosciuto da moltissime generazioni di bambini olgiatesi come “Nonno Gigi”, che si è guadagnato la benemerenza per “l’operato che da anni svolge a beneficio della comunità olgiatese, in modo particolare in materia di ecologia e tutela dell’ambiente.
Nel 1995 ė stato promotore della fondazione del gruppo di protezione civile olgiatese, che per anni ha guidato e fatto crescere, prima in qualità di consigliere comunale e responsabile incaricato per poi assumere il coordinamento delle iniziative dedicate al settore scolastico mirate ad approfondire la conoscenza e il rispetto dell’ambiente, tra le quali spicca il progetto “cuccioli ecologici””.
Una piacevole sorpresa, soprattutto per il diretto interessato, è stata poi la consegna del Cardo d’Oro a uno dei pilastri della vita sociale olgiatese, il presidente della Pro Loco Artemio Paletti, per “l’operato che da anni svolge a beneficio della comunità olgiatese, prima come presidente e anima del centro familiare S. Stefano, in perfetta armonia con la guida del compianto don Remo Ciapparella, poi come guida della Pro Loco.
Tra i fondatori dell’associazione, da sempre promuove iniziative culturali, ricreative e di sostegno per i bisognosi, che non solo offrono servizi utili alla cittadinanza, ma che creano momenti di aggregazione e condivisione che rafforzano il senso di comunità e appartenenza, oltre che ravvivare il paese”.
Anche Giuseppe Gianduia, da molti conosciuto come “Pinuccio”, ha ricevuto l’onorificenza per “essere stato tra volontari nel centro giovanile, poi centro familiare Santo Stefano, e nella parrocchia prepositurale antica collegiata Santi Stefano e Lorenzo, dove è stato per decenni ė stato voce guida alle messe festive.
Da assessore comunale negli anni ottanta del novecento ha rilanciato il palio sportivo tra i tre rioni olgiatesi e ha dedicato un impegno costante alla promozione dello sport tra i giovani e realizzato la pista di atletica.
Tra i fondatori e primo presidente dell’associazione Don Pino, da sempre ricopre cariche nel consiglio direttivo”.
Grazie alla sua eccellenza artistica tra i cittadini benemeriti olgiatesi da quest’anno anche Mario Albani, che “ha dato prova di vero talento e ha dato lustro a Olgiate olona come madonnaro, pittore, ritrattista, artefice di numerose opere con soggetto sacro e profano eseguite su tela, legno, vecchi coppi per privati e, soprattutto, donate ad associazioni ed enti benefici.
Ai concorsi e mostre cui ha partecipato, ha meritato molti premi e consensi dei critici e ha colorato e impreziosito per decenni i carri allegorici del carnevale olgiatese; è stato anche autore del Gesù nel Getsemani e del Gesù Risorto che si possono ammirare nella chiesa di Sant’Antonio Abate”.
La consegna del Cardo d’Oro è anche l’occasione per rendere omaggio alla memoria di alcuni olgiatesi che purtroppo oggi non sono più tra noi, come ad esempio il pittore Ernando De Dionigi, scomparso nella primavera del 2020.
A lui è andato il riconoscimento per aver “dato lustro e fama a Olgiate Olona; dopo aver lavorato all’accademia di Brera di Milano si impose nella pittura seguendo una tecnica personale, realizzando opere figuranti in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero, citate da prestigiosi volumi e pubblicazioni, recensite da critici e mass media nazionali e locali, organizzò mostre personali e partecipò a collettive di pittura in Lombardia, in Italia e all’estero.
Nel 1978 fu premiato con medaglia d’oro e nominato accademico d’Italia a Salsomaggiore Terme, ricevette molti preziosi riconoscimenti nazionali e donò al comune il quadro “Il disastro aereo del 26 giugno 1959” per il 50° della sciagura, di cui fu testimone”.
A distinguersi per un vero e proprio gesto di amore incondizionato, invece, sono state la famiglia Ravizza e la famiglia Lattuada, che sono state insignite del Cardo d’Oro per “l’operato svolto a favore di Rosalba Ravizza che, affetta da disabilità neurologica, venne adottata dai coniugi Giuseppe Ravizza e Luigia Landoni, i quali, da buoni genitori, hanno sempre garantirono alla loro figlia l’amore, le attenzioni e le cure di cui aveva bisogno.
In seguito alla scomparsa di mamma Luigia e papà Giuseppe, Rosalba venne accolta e accudita con encomiabile affetto e grande senso di solidarietà dalla zia Francesca Landoni, dallo zio Domenico e dai cugini Piermario ed Elena sino al giorno della sua scomparsa”.
Tra le associazioni, invece, a distinguersi quest’anno è stata l’Asd Polisportiva Olonia, premiata per “l’operato svolto da più di 50 anni sul territorio di Olgiate Olona; fondata nel 1973 con lo scopo di avvicinare i giovani allo sport, la Polisportiva Olonia ha iniziato la propria attività con la pratica dell’atletica leggera, alla quale si sono aggiunte nel tempo altre discipline quali ginnastica artistica, pallavolo maschile e femminile, basket e karate.
Tra le manifestazioni organizzate in questi 51 anni di attività meritano una menzione i campionati regionali disabili del 1993, il campionato italiano allieve di prove multiple del 2013 e il trofeo Piero Ferrazzi prossimo alla 30° edizione.
La Polisportiva Olonia si riconosce in quei valori che sono di aiuto alla crescita dei ragazzi che si avvicinano allo sport”.
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