Lorenzo parla di abbinamenti vino-cibo, Matteo e Alessio propongono ricette ad hoc per il nostro giornale. Sono tre studenti eccellenti dell’istituto Pietro Verri di via Torino a Busto che si sono prestati a offrire ricette, trucchi e consigli per gustare al meglio il pranzo di Natale e raccogliere così il nostro invito a raccontarsi (LEGGI QUI E QUI).
Dal risotto al Lambrusco e allo stinco per concludere con una rivoltata di mele
Per gli aficionado della carne i nostri studenti propongono un risotto al Lambrusco con fonduta di Bitto, abbinato a Barolo. Il risotto si cucina con brodo di carne o vegetale. Dopo il soffritto, aggiungere abbondante Lambrusco (per mantenere colore e sapore). A parte, cucinare la fonduta di Bitto: far macerare il formaggio con il latte (per due ore). Al termine il consiglio per una bella presentazione è quello di servire il risotto creando un buco in mezzo al piatto in modo da collocare la fonduta che verrà amalgamata in seguito.
Stinco
Lasciare marinare lo stinco in vino o birra (per almeno 12 ore), rosolare in padella in modo che i succhi della carne rimangano all’interno senza disperdersi nella cottura. Cuocere al forno a 160° per 4-5 ore con il liquido della marinatura, più le verdure miste (carote, cipolle, patate) e spezie. Abbinamento: un vino Docg marchio lombardo come Oltrepò pavese.
Antipasto
Si consiglia per rimanere su prodotti locali, un tagliere misto di salumi e formaggi della zona, come la bresaola della Valtellina Igp, salame Milano dop, Bitto, Casera, Gorgonzola dop, polenta alla griglia con formaggio sciolto. Torta salata di pasta sfoglia con verdure, uova e parmigiano. Abbinamento: vino Franciacorta
Frutta
Oltre ai tradizionali frutti come arance, mandarini e frutta secca, si consiglia una “rivoltata di mele”. In una pentola creare il caramello con acqua e zucchero, disporlo sulla teglia e sopra le fette di mele sistemate a raggio. Coprire con la pasta sfoglia che poi verrà ribaltata: da qui il nome del piatto. Cuocere in forno a 180° per 30 minuti.
Poi, gli immancabili pandoro e panettoni abbinati a un Moscato d’Asti (se si preferisce un vino dolce) o un Prosecco dry.
Menù di pesce: dal risotto al salmerino al lavarello di lago in carpione
Il salmerino è un pesce delle nostre zone e del Trentino. Va cucinato a parte rispetto al risotto che va trattato come un classico risotto con soffritto, sfumato con vino bianco e mantecato con burro e parmigiano. Il salmerino va fatto saltare a parte per una decina di minuti e unito al risotto gli ultimi tre minuti. Abbinamento: il vino bianco Lugano
Stesso vino del lago di Garda per il filetto di lavarello. Va fritto in una pastella con acqua e farina fino a duratura della pastella. Poi il pesce viene lasciato raffreddare e macerare in acqua, aceto e vino bianco. Viene servito a temperatura ambiente.
Come antipasto si potrebbe servire un cocktail di gamberi con la raccomandazione di non lasciare più di 10 secondi i gamberi in acqua bollente. Vanno puliti togliendo la coda e incidendo il dorso per eliminare la striscia nera. Per la salsa alla maionese, emulsionare due uova con olio di semi finché diventa un composto omogeneo. Abbinamento: bollicine con un Franciacorta.
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