Cena di Natale dell’associazione culturale Libertas al ristorante Loroverde in centro a Busto Arsizio. Tra iscritti e amici del sodalizio scudocrociato, quello di ieri sera è stato un appuntamento conviviale tra “moderati”. «L’unico estremista sono io», ha scherzato il sindaco Emanuele Antonelli, esponente di Fratelli d’Italia, passato per un saluto. Libertas è presente in Consiglio comunale con Marco Lanza, capogruppo della lista civica che porta il nome del primo cittadino, che per lui non ha risparmiato complimenti.
Massiccia la presenza di iscritti e amministratori – passati, presenti e futuri – di Forza Italia. Non a caso, partito a cui l’associazione si è riavvicinata. «È un po’ la casa ideale per i moderati», osserva il presidente di Libertas Paolo Della Vedova. Mentre Lanza guarda con attenzione a un possibile allargamento del gruppo consiliare di Forza Italia: «Non posso deciderlo io, ma è un progetto interessante».
I presenti
È chiaro che prima di qualsiasi possibile spostamento in assise si attenderà il congresso cittadino degli azzurri che, come confermato giovedì sera a Fagnano Olona alla cena con l’eurodeputata Letizia Moratti dal segretario provinciale Simone Longhini, si terrà il prossimo anno (leggi qui).
Longhini era presente anche a Busto, dove c’erano anche gli ex assessori bustocchi in quota FI Alberto Armiraglio, Alessandro Chiesa e Alberto Riva, l’ex consigliera comunale (esponente di Libertas) Francesca Tallarida, il sindaco di Sangiano e consigliere provinciale Matteo Marchesi, che da poco ha aderito al partito fondato da Berlusconi.
Tra gli ospiti anche il consigliere regionale Giuseppe Licata, ex Italia Viva, che – si dice – sarebbe a sua volta prossimo al passaggio in Forza Italia.
Il rapporto con Forza Italia
«Molti di noi – spiega il presidente di Libertas Della Vedova – si sono riavvicinati a Forza Italia, perché è un partito liberale – auspichiamo – di massa. È un po’ la casa ideale per i moderati. Naturalmente non tutti sono iscritti a Forza Italia, io per esempio non lo sono, però questo non significa che non ci sia un’identità culturale anche a livello locale».
Lanza, invece, non conferma né smentisce le voci su una sua iscrizione: «Oggi è irrilevante», osserva. Per poi spiegare: «Da civico di provenienza moderata, non ci sarebbe nulla di male a fare una scelta al di fuori dal civismo puro, confluendo in un partito che rispecchia i nostri valori. Dovendo fare una scelta, questo è il partito che offrirebbe lo scenario migliore per “mettere in pratica” un ragionamento politico concreto».
A una condizione: «Io confermo piena fiducia al centrodestra. Se sarà questa la strada che deciderà di confermare anche Forza Italia, non potrà che trovare il mio appoggio. Il momento è propizio, le persone che non si ritrovano negli “estremi” aspettano un riferimento forte. Che, con i giusti presupposti, potrebbe appunto trovare il mio appoggio e quello del nostro gruppo».
La compagine consiliare azzurra, guidato da Orazio Tallarida, potrebbe quindi allargarsi a Busto tra qualche tempo? «Non posso deciderlo io – risponde Lanza –. Penso che sia un’ipotesi in cantiere a cui guardo con molto interesse, ma naturalmente non è una caccia ad avere il gruppo più numeroso. Deve piacere il progetto politico, altrimenti sto bene dove sto».
Gli interventi
Al di là delle questioni “partitiche”, parlando con i presenti Della Vedova si è soffermato sulle perplessità che riguardano gli iscritti a un’associazione di matrice democratico-cristiana. A partire dal fenomeno dell’immigrazione: «Ci troviamo a confrontarci con quello che dice la Chiesa cattolica e quello che leggiamo su Avvenire, ma a nostro giudizio è corretto quello che sta facendo il governo, che contrasta il traffico di essere umani». C’è poi la «questione dell’identità culturale. Come moderati ci confrontiamo col cambiamento del politicamente corretto, che è difficile da gestire e comprendere».
«Conosco bene l’associazione, fate un lavoro prezioso e non semplice di raccordo tra cittadini, territorio e politica – le parole del consigliere regionale Licata –. In politica serve molta concretezza. Le ideologie danno un orientamento ma essere moderati significa avere buon senso e attuare le politiche che servono, non cercare facile consenso. La vera novità deve essere diventare concreti per raggiungere obiettivi per il territorio e i cittadini. Da parte mia c’è la totale disponibilità a lavorare insieme».
Subito dopo è intervenuto il sindaco Antonelli: «Hanno parlato i moderati, adesso parlo io che sono l’unico estremista», la sua battuta, forse anche piccata. Dopo aver salutato gli amici dell’associazione, a partire dallo storico fondatore Giuseppe Zingale, il primo cittadino ha speso parole di stima per il capogruppo della sua lista, Lanza: «Avete fatto bene a puntare su di lui. Sta crescendo tantissimo, è già pronto. Fa sempre interventi mirati e intelligenti».
Un peccato “cederlo” agli alleati forzisti? «Nessuna dichiarazione», ha risposto sorridendo Antonelli.