Come già accaduto in passato, la scala mobile che, dai binari 3-4 (quelli dei treni che arrivano da Milano), porta al piano terra dello scalo ferroviario è bloccata, come segnalato anche dal Comitato pendolari Trenord Busto Arsizio; per poter risalire verso via Monti dopo essere scesi dal treno, quindi, sarà necessario utilizzare gli accessi pedonali. Va tra l'altro segnalato che le porte che separano le scale dalla banchina hanno subito un'evidente vandalizzazione.
La notizia positiva dovrebbe essere la recente riapertura dei bagni nei pressi della biglietteria. Ma, come fa notare qualche passeggero che abitualmente utilizza la stazione per recarsi al posto di lavoro, «Saranno contenti i tossici». Anche noi, provando a utilizzare il bagno della stazione, abbiamo trovato l'ingresso della “seduta” chiuso e, nonostante i ripetuti tentativi di capire (a voce) se fosse occupato, abbiamo udito unicamente qualche movimento provenire da dietro la porta. Per non parlare poi della casetta di legno posta nel parcheggio, ormai in parte divelta e utilizzata da ignoti per accamparsi.
I ritardi? Nulla di nuovo sotto il sole, in attesa dello sciopero di venerdì. «Sei display di pubblicità sulle banchine - fanno notare dal Comitato pendolari - e non c'è uno straccio di monitor che indichi i ritardi attesi sui treni in arrivo. Risultato: gente che sale sul treno sbagliato perché casualmente l'orario coincide con il proprio».