- 09 dicembre 2024, 10:12

Dal concorso ai quartieri, quanti presepi a Busto: «Tradizione da preservare»

LE FOTO. Dalla tradizionale mostra nel battistero della basilica a cura dei Lions alla Natività degli Alpini, dal presepe degli Amici di San Giuseppe a quello storico in San Michele

Per la festa dell’Immacolata, Busto Arsizio si è trasformata nella città dei presepi. Dal tradizionale concorso dei Lions ai quartieri, tante le inaugurazioni nella giornata di ieri.

Trentaduesima edizione del concorso

Si rinnova per il 32esimo anno la tradizione della mostra-concorso dei presepi del Lions Club Busto Arsizio Europa Cisalpino. Sono trentotto le opere esposte quest’anno nel battistero della basilica di San Giovanni. La premiazione si terrà il 19 gennaio, ma fin da ora si può dire che a vincere è la creatività. La scena della natività, infatti, viene proposta nei contesti più disparati: dalla mangiatoia realizzata con racchetta e palline da tennis, sull’onda dei trionfi di Sinner, alla sacra famiglia ricamata a mano (nelle foto in fondo all’articolo). Tanti i materiali utilizzati, dalle conchiglie ai pastelli, dai proiettili di fucili da caccia alla bottiglia di amaretto di Saronno.  Un’opera è racchiusa in una scarpetta rossa: un messaggio, probabilmente, contro la violenza sulle donne. Un’altra è “ambientata” in Ucraina: tra carrarmati e soldatini, c’è anche il Bambinello, perché «nonostante la guerra, la distruzione, la fame, la crudeltà degli esseri umani, c’è e ci sarà sempre la forza per far nascere una Vita».

La mostra è stata inaugurata ieri mattina, con la benedizione di monsignor Severino Pagani. Il presidente del Lions Club Busto Europa Cisalpino Dario Tomasini si è detto «orgoglioso. Questo è il segno di appartenenza a una religione importante che si basa sulla critica». «Le tradizioni vanno preservate sempre e comunque – ha osservato il sindaco Emanuele Antonelli –. L’amministrazione ha dato volentieri un contributo perché questa iniziativa deve andare avanti». Presenti all’inaugurazione anche gli assessori Luca Folegani, Alessandro Albani e Matteo Sabba. Per monsignor Pagani, il battistero della basilica è «il posto più adeguato, accanto a chi entra in chiesa. Un segno di vitalità ed esperienza spirituale che fa bene a tutti».

La mostra si può visitare tutti e sabati e le domeniche fino all’ 11 gennaio dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18. Il 24 dicembre e il 6 gennaio dalle 15 alle 17. Una giuria sceglierà i primi tre classificati nelle due categorie “Presepi tradizionali” e “Presepi creativi” e ci sarà un premio speciale anche per l’opera che otterrà il maggior numero di preferenze dai visitatori. La premiazione è prevista domenica 19 gennaio alle ore 14.30 al cinema teatro Fratello Sole.

Gli instancabili Amici di San Giuseppe

Nel giorno dell’Immacolata è stato inaugurato anche il presepe realizzato dagli Amici di San Giuseppe all’interno del parco per la Vita di viale Stelvio. Il manufatto ha un significato speciale anche per chi si reca al vicino ospedale.

La benedizione è stata impartita dal parroco di San Giuseppe don Giuseppe Tedesco. Presenti il sindaco Emanuele Antonelli, la presidente del Consiglio comunale Laura Rogora e il consigliere Orazio Tallarida.

C’era ovviamente anche Mario Cislaghi, assessore e portavoce dell’associazione che anima il quartiere: «Siamo soddisfatti perché ogni anno riusciamo a far vivere questo parco – commenta –. E personalmente sono contento della collaborazione dei volontari, che di questi tempi non è scontata. È importante continuare così. Lo scorso anno avevamo incentrato il presepe sul tema della pace, che purtroppo resta più che mai attuale. Speriamo che le cose, prima o poi, possano cambiare».

Gli altri presepi

Con l’esibizione in centro del corpo musicale La Baldoria, è stato inaugurato anche il Presepe della memoria dell’Associazione nazionale alpini, allestito come sempre in via Milano, con la tenda utilizzata durante i soccorsi a seguito del terremoto in Friuli del 1976.

All’interno della chiesa di San Michele è invece possibile visitare il presepe storico. Situato nella navata centrale, a partire dal giorno di Natale sarà arricchito con musica e giochi di luci.

Da ieri la sacra scena della Natività è tornata anche a Sacconago, in piazza della Chiesa vecchia, grazie all’associazione commercianti del quartiere.

Riccardo Canetta

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