Inaugurata lo scorso 16 novembr presso il Museo Diocesano di Milano, è attiva fino al 9 febbraio 2025 una mostra dedicata a Giovanni Chiaramonte (Varese 1948 – Milano 2023), uno dei più grandi maestri italiani di fotografia. La sua opera ha dato risalto alla riscrittura dell’immagine del paesaggio contemporaneo. La rassegna, curata da Corrado Benigni, realizzata con il sostegno di Fondazione Banca Popolare di Milano e Fondazione Fiera Milano e con il contributo di Fondazione Cariplo, celebra l’artista a un anno dalla sua scomparsa, avvenuta il 18 ottobre 2023.
Il percorso espositivo si compone di 40 immagini, suddivise in tre sezioni-capitoli (Italia, Europe, Americas) che ripercorrono oltre due decenni, dal 1980 ai primi anni del 2000, di ricerca intorno ai diversi modi di percepire il paesaggio e la veduta urbana, da sempre al centro della fotografia e della riflessione teorica di Chiaramonte. La sua produzione tende nel tempo a scoprire la storia e l’identità dell’Occidente, crogiuolo di culture e costumi diversi. Nel suo cammino incontra civiltà scomparse, passando dalla rilettura dell’ellenismo e dell’antica Roma, allungandosi prima nel cuore dell’Europa e poi, attraverso il Bosforo, fino a Gerusalemme.
Il titolo, Realismo infinito, rimanda non solo al confine geografico intangibile, ma alla possibilità di rileggere la rappresentazione fisica sotto altri punti di vista come solo la macchina fotografica è in grado di offrire.
“Giovanni Chiaramonte – commenta Nadia Righi, direttrice del Museo Diocesano - ha sempre osservato il reale accogliendolo nella sua totalità, libero da ogni preconcetto, pronto ad accogliere l’imprevedibilità dell’esistenza. Per questo le sue fotografie parlano ancora oggi al nostro cuore, e ci aiutano a scorgere nella realtà i segni di qualcosa che va oltre la realtà stessa. È questa la ragione più profonda per cui il Museo Diocesano dedica a questo straordinario maestro della fotografia contemporanea questa mostra a un anno dalla sua scomparsa”.
“Chiaramonte sa bene – scrive Corrado Benigni nel testo che accompagna la mostra - che non c’è nessuna armonia nel mondo, nessuna totalità̀, nessuna compiutezza. La sua non è una fotografia consolatoria. L’ultima resistenza – sembra suggerirci – è solo quella dell’immagine che mostrando le cose le fa esistere in una luce nuova, come fa la parola nominandole”.
In programma una serie di iniziative collaterali, quali incontri di approfondimento sui temi della mostra e sulla fotografia, visite guidate e laboratori didattici per scuole, famiglie con bambini e visitatori adulti.
BIOGRAFIA
Giovanni Chiaramonte (Varese 1948 – Milano 2023) comincia a fotografare alla fine degli anni Sessanta, operando per la ripresa della forma figurativa, seguita alla grande stagione astratta e informale di certe tendenze della Pop Art e dell’Arte Concettuale.
L’immagine di Chiaramonte si genera sin dall’inizio nella tradizione teologica ed estetica di H. U. von Balthasar e della Chiesa d’Oriente. Ha fondato e diretto collane di fotografia per Jaca Book 1980-89, Federico Motta Editore 1990-93, S.E.I. 1994-97, Edizioni della Meridiana 1998-2005, Ultreya 2005-2017. Nel 2005 l’Università di Palermo gli conferisce la Laurea honoris causa in Architettura. Nel 2010 è presente all’Expo di Shangai con l’opera Nascosto in prospettiva. Ha insegnato Storia e Teoria della Fotografia allo IULM di Milano, alla Facoltà di Architettura di Palermo e al Master di “Forma” a Milano.
(Foto credits © Archivi Giovanni Chiaramonte)
GIOVANNI CHIARAMONTE. Realismo infinito
a cura di Corrado Benigni
Milano, Museo Diocesano Carlo Maria Martini
16 novembre 2024 - 9 febbraio 2025
ORARI
martedì - domenica, ore 10.00-18.00
Ultimo ingresso ore 17.30
lunedì chiuso
BIGLIETTI: Intero €9, ridotto €7, €23 famiglia (2 adulti + max 4 giovani 7-18 anni)
CONTATTI: T +39 02 89420019; www.chiostrisanteustorgio.it
CATALOGO: Electa Photo
SOCIAL
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