Valle Olona - 08 dicembre 2024, 16:00

VIDEO. Gorla Maggiore celebra i suoi novantenni: «Da loro c'è sempre da imparare»

In occasione dell'Immacolata, parrocchia e comune hanno festeggiato i quattordici gorlesi classe 1934. La messa è stata officiata da monsignor Francesco Cavina, vescovo emerito di Carpi. Il sindaco Pietro Zappamiglio ricorda l'importanza di questa generazione: «Mi piace molto la testimonianza dei nostri novantenni»

Un giorno speciale per la comunità cristiana di Gorla Maggiore. In occasione della solennità dell'Immacolata, la parrocchia guidata da don Valentino Viganò ha accolto monsignor Francesco Cavina, vescovo emerito di Carpi. Proprio il prelato emiliano-rogmagnolo ha officiato la messa più importante della domenica, quella in cui sono stati celebrati i Novantenni del paese, una tradizione che ormai sta entrando sempre più nel cuore dei gorlesi, un modo per ricordarsi delle proprie radici e guardare al futuro partendo proprio da quelli che sono gli insegnamenti del passato. 

Dopo aver ricordato l'importanza della figura della Madonna, «piena di grazia» come tramandato dalla preghiera a lei dedicata, il vescovo ha accompagnato il sindaco Pietro Zappamiglio durante la consegna dei riconoscimenti a chi ha festeggiato i diciotto lustri nel corso di questo 2024. 

Quattordici i novantenni premiati con una pergamena al termine della messa. Non tutti hanno presenziato e al suo posto ha mandato un congiunto. Ma in molti, anche chi ha avuto bisogno di essere accompagnato, ha voluto essere presente alla celebrazione. L'elenco dei nati nel 1934 è composto da: Giovanna Agazzi, Giuseppina Aspesani, Angela Banfi, Mario Banfi, Luigia Bernasconi, Rina Adele Calloni, Giuseppe Cattaneo, Angelo Colombo, Giuseppina Evanuici, Rosa, Fregonese, Clara Sandini, Lucia Tamiozzo, Albertina Tremolada, Bertilia Zemignani. Quasi tutti nati in zona, tra Gorla Maggiore, Gorla Minore, Marnate e Solbiate Olona, ma anche due venete e una ligure. Undici donne e tre uomini, a conferma della maggior longevità femminile. 

«Sono contento che diversi di loro siano riusciti a venire qui in chiesa questa mattina – afferma il parroco don Valentino Viganò - La cosa bella dei nostri novantenni è che, quando sentono le campane, desiderano venire a messa; spesso però non possono perché le forze non glielo permettono più. E allora io, quando li incontro perché porto l'eucarestia a casa, parlo con loro e dico “pensate a chi può venire in chiesa e non lo fa, voi offrite il sacrificio di non poter venire per loro, così che anche loro siano, attraverso voi, presenti al Signore”». 

Un appuntamento speciale anche per il primo cittadino di Gorla Maggiore: «Mi piace molto la testimonianza dei nostri novantenni – spiega Zappamiglio – Quando li incontro condivido molti giudizi su quella che è la realtà odierna e da loro ho sempre da imparare. È una giornata importante per la nostra amministrazione».

Giovanni Ferrario

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