Nella giornata di ieri il sindaco di Olgiate Olona Giovanni Montano (Leggi QUI) ha voluto esprimere il proprio dispiacere per le dichiarazioni che la vice sindaco reggente di Castellanza Cristina Borroni aveva rilasciato in merito al polo logistico che dovrebbe sorgere all’intero dell’ex polo chimico.
A rispondergli, oggi, è proprio Cristina Borroni, che ha voluto sottolineare come esprimere delle legittime perplessità sull’impatto che la struttura avrà sul territorio non significhi in alcun modo avviare uno scontro politico e rinunciare alla collaborazione corretta e costruttiva tra amministrazioni confinanti.
“Per me, la questione era considerata chiusa – scrive in una nota la vice sindaco reggente di Castellanza – Infatti, in seguito all’articolo apparso sulla stampa dopo che mi era stato chiesto di esprimere un’opinione in merito al polo logistico previsto ad Olgiate Olona, avevo avuto due lunghe telefonate sia con il Sindaco che con il Vicesindaco di Olgiate in cui avevo spiegato il senso e la logica delle mie affermazioni, che non erano strumentali e certamente non avevano il fine di avviare uno “scontro politico”.
Probabilmente non mi sono resa conto che il solo esprimere delle preoccupazioni di buon senso poteva urtare la suscettibilità del primo cittadino Olgiatese a tale punto da avere una reazione a dir poco spropositata e, per alcuni contenuti, fuori luogo e sgradevole.
Eccomi dunque mio malgrado, a dover intervenire di nuovo sull’argomento.
Montano parla di “lungo percorso di confronto e collaborazione interistituzionale” che ha caratterizzato il progetto sviluppato in “stretta sinergia con l’amministrazione” di Castellanza.
Grandi paroloni altisonanti ed enfatizzanti per descrivere la normale procedura urbanistico-amministrativa attivata per l’approvazione del progetto in questione.
Vorrei fare presente, infatti, che nell’ambito del procedimento avviato, più volte il comune di Castellanza, invitato ad esprimere un parere tecnico, ha manifestato preoccupazione per le ripercussioni che tale progetto potrebbe avere sul territorio soprattutto per la viabilità, ma anche in termini di impatto acustico e atmosferico. La richiesta più volte esplicitata è stata quella valutare la possibilità di percorsi alternativi che non impattassero esclusivamente sul territorio del comune di Castellanza e di prevedere una serie di opere di mitigazione
Nell’ultima nota, emessa a giugno 2024, pur esprimendo parere favorevole all’esclusione della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale prendendo atto della disponibilità ad eseguire le opere di mitigazione proposte, i nostri tecnici ribadivano la richiesta di “individuare, per quanto possibile, un percorso alternativo che interessi le vie Morelli-Marzabotto-Roma (in territorio olgiatese), perlomeno per il transito dei veicoli scarichi, al fine di ridurre gli impatti sul territorio di Castellanza”.
Il mio cenno alla revisione degli accordi, come ho ben spiegato nelle telefonate fatte ad entrambi gli esponenti della giunta olgiatese, si riferiva alla convenzione siglata diversi anni fa (che prevedeva tra l’altro la cessione di una porzione di terreno adiacente al cimitero e la costruzione di una rotonda) che era legata ad un progetto che non è quello attuale e che potrebbe avere senso rivedere alla luce di nuovi scenari.
Ebbene, in coerenza con il contenuto dei pareri tecnici che ho descritto, mi dica il sindaco Montano quale risposta avrei dovuto dare alla domanda che mi è stata posta?
Il solo fatto di avere più volte chiesto di ridurre gli impatti del progetto sul territorio, proponendo interventi di mitigazione, è indice dell’esistenza di una preoccupazione, che non può essere negata. L’espressione di una preoccupazione è parte di un dialogo costruttivo e non delegittima niente e nessuno, men che meno un progetto che ha già ottenuto le autorizzazioni a procedere dagli Enti competenti.
Perché dunque sollevare tutto questo polverone sulla stampa dopo avere avuto un chiarimento di persona? Perché etichettare come polemica sterile e indisponibilità al dialogo l’espressione di preoccupazioni legittime e di buon senso?
Caro sindaco Montano siamo in democrazia! Ti voglio comunque tranquillizzare su una cosa: l’avere espresso senza ipocrisia un mio pensiero non mette minimamente in discussione la disponibilità alla collaborazione corretta e costruttiva”.