Si completa il puzzle del Cortiletto. La centralissima piazzetta Bruno Grampa ha portato a termine la sua ristrutturazione e da oggi, in aggiunta al bistrot e al ristorante già attivi dal 2022, ha anche una pescheria; entrando da via Cavour, il nuovo negozio è immediatamente sulla destra, dove fino a qualche anno fa c'era un piccolo bar. Il restyling è opera di Alessandro Colombo, imprenditore bustocco che vinse il bando del Comune di Busto Arsizio prima della pandemia e che, passo dopo passo, nonostante le ovvie difficoltà, ha ridato vita a uno dei luoghi più suggestivi del centro cittadino.
Un'attività, quella della pescheria, che mancava a Busto da qualche anno e che, vista la presenza del vicino ristorante, avrà uno sbocco in più, come avviene spesso in terra milanese ma anche nella vicina Gallarate. Proprio da lì arriva Alessandro Furnò, la cui storia familiare racconta di anni di esperienza nel commercio ittico e nella ristorazione: «Ho proposto ad Alessandro di lasciare il suo corner a Gallarate e di venire nella nostra bellissima location nel cuore della nostra città – spiega Colombo – E' partito così il nostro progetto sul pesce, che a Busto non era commercializzato al dettaglio in questo modo. Abbiamo così creato una pescheria con normali orari di negozio durante la giornata, ma con una aggiunta importante: quello che è in vendita sul banco è anche disponibile nel nostro bistrot, dove abbiamo aggiunto quattro piatti di pesce nel menù, e al momento dell'aperitivo, con un piatto di cruditè. L'obiettivo è distinguerci per la qualità della nostra proposta».
Da zero a dodici: con i tre nuovi innesti legati alla pescheria, è di una dozzina il numero di persone che lavorano all'interno del Cortiletto. E se fa strano pensare che all'interno del cortile un tempo ci si abbeveravano i cavalli dell'Arma, è importante anche sottolineare come l'avventura imprenditoriale che ha permesso di dare nuova vita a piazzetta Grampa (dedicata al fondatore del Magistero dei Bruscitti) sia fatta di lungimiranza e tenacia, nonostante le difficoltà: «Quando sono partito, qualche hanno fa, avevo altri soci – spiega Colombo – ma ben presto sono rimasto da solo. Poco dopo aver aperto il bar, poi, ho avuto un incidente e ho avuto bisogno di fermarmi per diversi mesi. Passato il momento difficile, sono tornato a concentrarmi sul progetto, partendo dal lounge bar e subito dopo sul ristorante, con buoni riscontri dalla clientela. Piano piano ci siamo allargati ed è così stato possibile pensare di completare il cortile con la pescheria da oggi attiva. Una chiccha? L'insalata russa di mare».