Salute - 05 dicembre 2024, 09:53

Missione umanitaria in Egitto del dottor Claudio Bonanno: un aiuto concreto per i bambini cardiopatici

Il Responsabile della Cardiologia Pediatrica dell’Ospedale Del Ponte di Varese ha partecipato a una missione in Egitto, offrendo supporto medico a bambini affetti da cardiopatie congenite e contribuendo a numerosi interventi chirurgici

Missione umanitaria in Egitto del dottor Claudio Bonanno: un aiuto concreto per i bambini cardiopatici

Il Dott. Claudio Bonanno, Responsabile della Cardiologia pediatrica dell'Ospedale Del Ponte di Varese, nel settembre scorso ha partecipato ad una missione in Egitto organizzata dall'associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo A.I.C.I. ONLUS. In particolare, lo specialista varesino ha prestato servizio nell'Air Force Hospital del Cairo, per collaborare con i colleghi cardiologi egiziani e con cardiochirurghi italiani all'opera in Egitto nella cura dei pazienti pediatrici affetti da cardiopatie congenite.

"E' stata un'esperienza davvero molto intensa, che mi ha permesso di confrontarmi con una realtà certamente molto diversa da quella varesina in cui lavoro quotidianamente, ma proprio per questo ancora più arricchente - commenta Bonanno - Tra l'altro, la mia esperienza è stata molto apprezzata sia dalle famiglie dei piccoli pazienti, sia dai colleghi egiziani".

Durante la missione, il Dott. Bonanno ha fornito il proprio supporto sia nelle attività ambulatoriali, sia nelle degenze in cui vengono ospitati i bambini prima e dopo gli interventi. Con la sua collaborazione, in particolare, sono stati eseguiti 11 interventi cardiochirurgici e 6 procedure transcatetere. Le visite ambulatoriali hanno invece riguardato oltre 120 bambini, tra cui una ventina che dovranno essere operati. I casi più semplici saranno sottoposti all'intervento presto, in occasione delle prossime missioni in Egitto, mentre per quelli più complessi gli interventi chirurgici saranno organizzati in Italia". 

"Questa esperienza mi ha lasciato molti insegnamenti e tantissimi ricordi - conclude Bonanno - Soprattutto mi ha regalato una sensazione che mi ha aiutato a cogliere meglio il valore del mio lavoro: ho percepito che la mia presenza lì poteva davvero fare la differenza, offrendo un aiuto concreto e contribuendo al miglioramento delle condizioni di salute di tanti piccoli pazienti".

Redazione

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