Cronaca - 04 dicembre 2024, 07:30

Maxi operazione antidroga a Parma: 10 arresti. Le indagini partite da un furto commesso in provincia

Gli stupefacenti posti sotto sequestro, circa 20 chili, hanno un valore superiore ai 500mila euro: le dieci persone finite in manette sono di nazionalità italiana, marocchina, moldava e albanese. L'organizzazione operava anche in Lombardia anche nel ramo dei furti in abitazione come avvenuto nel Varesotto nel 2023

(foto d'archivio)

(foto d'archivio)

Tutto iniziò da un furto commesso nella nostra provincia. Sono durate oltre un anno le indagini della Procura di Parma, fino alla svolta di martedì mattina, quando una maxi operazione antidroga ha portato all'arresto di dieci persone e alla denuncia di altri venticinque individui responsabili di aver organizzato un giro internazionale di stupefacenti che dalla città ducale si sviluppava in tutta Italia, fino a coinvolgere anche alcune aree della Spagna.

Venti chilogrammi di marijuana sequestrati, quattro di cocaina e uno di hashish, oltre a 25mila dosi già pronte per essere vendute, per un valore di mercato complessivo che supera i 500mila euro. 57 i residenti tra Parma e provincia segnalati in quanto acquirenti e consumatori.

La droga perquisita veniva smerciata in alcuni comuni del parmense - in particolare Busseto e Salsomaggiore, dove è stata riscontrata la presenza di innumerevoli micro spacciatori - ma le indagini hanno evidenziato un diretto collegamento anche con altre zone d'Italia, dalla Lombardia alla Puglia, fino alla Spagna, in particolare a Barcellona, dove uno degli arrestati, cittadino albanese, è stato fermato con l'intervento dell'Interpol.

Le dieci persone arrestate - di cui tre cittadini italiani, tre marocchini, un moldavo e tre albanesi - farebbero parte di un'organizzazione internazionale specializzata non solo nel traffico di stupefacenti, ma anche nei furti in abitazione.

E infatti è proprio da un caso commesso a Parma nel luglio del 2023, nel corso del quale vennero rubati gioielli e altri beni per un valore di 15mila euro, che l'indagine vide una notevole accelerazione: l'episodio parmigiano venne collegato con un altro accaduto ad Azzate, in provincia di Varese, aumentando l'attenzione degli inquirenti sull'attività criminosa dell'organizzazione.

Da lì in avanti, pedinamenti e intercettazioni hanno permesso agli investigatori di arrivare alla maxi operazione di martedì mattina.

(Fec/Adnkronos)

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