Economia - 15 novembre 2024, 19:06

Com'è bella l'impresa: tanti ragazzi pronti a scoprirlo anche grazie ai pianeti

Presentata a Gorla Minore la nuova edizione di Pmi Day. L'iniziativa rivolta agli alunni delle medie con Confindustria cambia veste e si trasforma in un gioco

Com'è bella l'impresa: tanti ragazzi pronti a scoprirlo anche grazie ai pianeti

Con il mese di novembre torna puntuale l’appuntamento con Pmi Day, il progetto di orientamento allo studio promosso a livello nazionale da Confindustria e portato avanti a livello locale dal Comitato Piccola Industria di Confindustria Varese.

A partecipare, come sempre, saranno gli studenti delle scuole medie che potranno, è proprio il caso di dirlo, diventare protagonisti di un percorso di orientamento e di crescita che permetterà loro di prendere decisioni più consapevoli per quanto riguarda il proprio futuro.

Questa quindicesima edizione dell’iniziativa, infatti, introduce un’importante novità: gli incontri virtuali che hanno caratterizzato l’evento gli scorsi anni, sono stati abbandonati, e si è creata una formula totalmente nuova per coinvolgere, anche attraverso il gioco, i ragazzi, per regalare loro un’esperienza immersiva e coinvolgente.

«Siamo molto orgogliosi del nostro Pmi Day Varese – ha sottolineato il Presidente del Comitato per la Piccola Industria di Confindustria Varese Andrea Bonfanti – che anno dopo anno dà la possibilità a noi aziende di farci conoscere dai ragazzi di seconda e terza media, che stanno facendo la scelta di quale percorso di studio intraprendere.

Come imprenditore tengo molto a questa iniziativa, perché credo che in un territorio come il nostro, ricco di tante piccole imprese, spesso di natura familiare, sia importantissimo aprire le porte ai giovani e vedere che questo aiuta i ragazzi nel prendere le questa decisione».

Ed ecco perché, con la collaborazione dell’Associazione varesina Karakorum, è stata creata una "competizione", della durata di un'ora circa, chiamata “Pianeti", che si terrà da venerdì 22 a giovedì 28 novembre e che vedrà il coinvolgimento attivo, attraverso giochi performativi, di giovanissimi studenti, imprenditori e imprenditrici, esponenti del mondo accademico e culturale e campioni sportivi.

«Al format di aprire le nostre aziende ai ragazzi – ha proseguito Andrea Bonfanti – abbiamo introdotto questa novità, che prevede un dibattito tra generazioni diverse che vedrà quattro adulti confrontarsi con un centinaio di ragazzi, che ci faranno delle domande a cui noi dovremmo rispondere.

Sarà un modo per conoscerci e stimolarci a vicenda, perché anche noi adulti in questo contesto abbiamo bisogno di ricevere input da parte dei ragazzi, e per questo voglio ringraziare anche Amca Elevatori Srl, Euthalia Srl, G & G Paglini Spa, Randstad e Td Group Srl che con la loro collaborazione hanno reso possibili queste giornate».

Saranno cinque le tappe di questo progetto; la prima si svolgerà venerdì 22 novembre allo Spazio Yak di Varese, seguita dall’incontro, lunedì 25 alla INCA Packaging di Porto Valtravaglia; martedì 26, invece, i ragazzi si recheranno al Museo Maga di Gallarate e mercoledì 27 all'IFAB dell'Università Liuc a Castellanza, giovedì 28, infine, l’evento si chiuderà alla Opella Healthcare di Origgio.

«La grande novità che presentiamo oggi – ha commentato Stefano Beghi, direttore creativo di Karakorum Srl e BLueSheepLab – è che per la prima volta imprese e artisti lavorano insieme sul tema del futuro; con i ragazzi non parliamo solo di lavoro, ma di questioni che vanno a impattare anche sui loro valori. Abbiamo quindi pensato che prima di parlare calando dall’alto dei piani per il loro domani già precostituiti, sarebbe stato bello costruire un gioco che permetterà loro di sbagliare senza rischiare e far finta di costruire da zero un mondo che oggi ancora non c’è e capire cosa serve per realizzarlo. Di fronte a queste domande adulti e ragazzi saranno alla pari».

Un ribaltamento dei ruoli dunque, che vede invertito il paradigma che di solito vede gli adulti parlare ai giovani raccontando la loro esperienza, mettendo al centro il desiderio di conoscere e le curiosità dei ragazzi.

Un cambio di prospettiva che permetterà a tutti i protagonisti del “gioco” di guardare il mondo attraverso gli occhi dell’interlocutore, avendo una visione del tutto nuova e originale del presente e del futuro.

«Anche lo stesso provveditore di Varese Giuseppe Carcano ha partecipato a quella che è stata un po’ l’edizione pilota di “pianeti” – ha raccontato Luca Belotti dell’ufficio scolastico di orientamento – e ne è rimasto piacevolmente impressionato.

Mettere in un contesto sfidante gli attori del territorio e i ragazzi è la mossa vincente, perché in questo modo si sta chiedendo ai ragazzi chi vogliono essere e quale vogliono che sia il loro posto nel mondo.

Metterli al centro, renderli padroni della regola del gioco senza giudicarli è una prospettiva molto interessante che noi sposiamo al cento per cento».

Loretta Girola

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