Dopo l’arrivo delle lettere di esproprio a cinque famiglie di Busto Arsizio che perderanno la casa di una vita a causa del procedere dei lavori (leggi QUI), anche i segretari delle sezioni di Busto Arsizio e di Castellanza-Olgiate Olona del Pd hanno voluto esprimere la propria contrarietà alla realizzazione del raccordo a Y.
«Il raccordo a Y – spiegano Paolo Pedotti e Alberto Dell’Acqua – è il doppione non necessario del raccordo ferroviario T2 in realizzazione tra Gallarate e Casorate Sempione.
I consigli comunali di Busto Arsizio e Castellanza si erano espressi in modo chiaro contro questo progetto, riconoscendone l'inutilità e chiedendo, invece, a più riprese, il completamento e la messa in funzione del sottopassaggio carrabile nei pressi della stazione di Castellanza, per garantire un miglior flusso del traffico ed evitare il ponticello di via Morelli, che si allaga ad ogni pioggia».
Una richiesta da anni portata avanti delle amministrazioni (leggi QUI e QUI), che da sempre hanno sostenuto la necessità di potenziare le vie di accesso che permettono di raggiungere la stazione da entrambe le città, senza però mai ricevere una risposta positiva.
«Prendiamo atto dell'ennesima decisione calata dall'alto da Regione Lombardia e dal Ministero dei Trasporti – proseguono i due segretari del Pd – i quali evidentemente amano spendere soldi pubblici in maniera poco assennata e dirottandoli su opere inutili, che consumano territorio e che portano al dunque all'esproprio di proprietà private. A questi cittadini, che si sono visti recapitare le notifiche di esproprio dopo mesi di silenzio e anni di tira e molla tra conferme e smentite sul progetto, va tutta la nostra solidarietà».
La situazione che stanno vivendo le famiglie che abitano nell’area che sarà interessata dai lavori, infatti, è diventata più drammatica dopo la ricezione, negli scorsi giorni, delle prime lettere di esproprio, ed è proprio a loro che si rivolge il pensiero dei due rappresentati del Pd.
«È vergognoso – concludono Paolo Pedotti e Alberto Dell’Acqua – che Regione Lombardia e Ministero dei Trasporti, sistematicamente, si facciano beffe delle amministrazioni comunali e delle loro istanze, sicuramente più legittime e veritiere perché a più diretto contatto con i cittadini che rappresentano. Quello che ci preme ora è che si trovino soluzioni immediate, senza tante chiacchiere, per quelle famiglie che perderanno la propria casa. Inoltre, chiediamo tempistiche certe sul completamento del progetto e sulla messa in funzione del sottopassaggio».