E' un'altra giornata di proteste anche questo martedì 12 novembre allo stabilimento Beko di Cassinetta di Biandronno, di voglia di far sentire la voce delle lavoratrice e dei lavoratori a chi ha in mano il potere di decidere del futuro di questo polo industriale dell'elettrodomestico dove lavorano circa 2.200 persone.
Dalle 9 di questa mattina è iniziato uno sciopero dei lavoratori della fabbrica frigoriferi che a Cassinetta impiega circa 900 dipendenti, forse quelli più a rischio vista la situazione del mercato e le intenzioni dell'azienda turca.
Ad incrociare le braccia oggi sono anche gli impiegati, per le altre realtà il programma delle proteste verrà annunciato nei prossimi giorni da sindacati ed Rsu di Fim, Fiom e Uilm.
Contestualmente allo sciopero, è stato organizzato un presidio alla portineria 45: oggi insomma non si entra e non si esce dallo stabilimento. I lavoratori non mollano insomma e in vista del forse decisivo incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, convocato per il 20 novembre, hanno tutta l'intenzione di farsi sentire per difendere il loro posto di lavoro.