Sociale - 11 novembre 2024, 09:34

Avo Varese “adotta” un altro reparto ed entra a portare compagnia e conforto in terapia intensiva

Un gruppo dell'Associazione Volontari Ospedalieri ha intrapreso una nuova sfida, portando conforto e compagnia ai pazienti in terapia intensiva. Nonostante le difficoltà iniziali, i membri di AVO, esperti ma ora più uniti che mai, raccontano l'importanza di instaurare legami profondi con i degenti e di essere parte integrante del loro percorso di cura. Il Direttore della Rianimazione, Prof. Luca Cabrini, sottolinea come la presenza dei volontari contribuisca ad “ammorbidire” l'ambiente tecnico e asettico dei reparti, offrendo un supporto fondamentale sia ai pazienti che agli operatori

Avo Varese “adotta” un altro reparto ed entra a portare compagnia e conforto in terapia intensiva

Si chiamano Laura, Virginia, Elisabetta, Eleonora, Paola, Patrizia e Cristina e, da un paio di mesi, hanno provato a svolgere la missione che contraddistingue l'Associazione Volontari Ospedalieri, ovvero portare compagnia e conforto ai degenti in reparti-limite come le terapie intensive.

«Non è stato facile, all'inizio ci sentivamo un po' in una bolla - spiega Cristina Birago, portavoce del piccolo ma affiatato gruppo di volontari, tutti già esperti, che hanno voluto mettersi alla prova con questa nuova sfida - La terapia intensiva è un reparto completamente diverso dagli altri, ma anche completamente diverso dall'idea comune che se ne ha. Non sono tanti i pazienti con cui possiamo interagire, ma con quelli che ci sono riusciamo ad avviare un rapporto altrettanto intenso e che si protrae anche oltre la terapia intensiva.

Quando poi ritroviamo i pazienti e i famigliari conosciuti in questo ambiente ovattato e super protetto una volta trasferiti nei reparti di degenza ordinaria, è una gioia per noi e per loro. Abbiamo la percezione di essere compagni nel loro percorso di cura. Altrettanto arricchente è stato il rapporto con gli operatori, che ci hanno accolto con tale calore che ci siamo sentiti davvero valorizzati. E questo ci sprona ad impegnarci per fare ancora di più».

Queste parole riflettono lo spirito di AVO, l'associazione di volontariato che da più anni è presente nei reparti degli Ospedali varesini e trovano conferma nel punto di vista dei professionisti, rappresentati dal Direttore della Rianimazione neurologica e generale, il Prof. Luca Cabrini: «AVO è un partner perfetto per il progetto che stiamo cercando di avviare, per ammorbidire l'ambiente di reparti come i nostri, in cui sembra prevalere l'aspetto più asettico e tecnico della cura. Non è così, ma dobbiamo farlo percepire meglio a chi si trova a vivere una fase così difficile della vita come i nostri pazienti e i loro cari. E la delicatezza dei volontari di AVO si integra perfettamente in questo nostro sforzo». 

c. s.

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