Bocciodromo cosa farne? Scherzetto di Halloween, sì o no? Sul volantino che sta circolando in paese a Marnate, frutto di un nuovo affondo dell'ex sindaco Elisabetta Galli contro l'attuale primo cittadino Marco Scazzosi e il suo gruppo di maggioranza (LEGGI QUI), interviene il consigliere comunale, capogruppo di “Le persone al centro”, Luca Vergani.
La sua è una replica nei fatti ma, soprattutto, un monito a mettere un punto – una volta per tutte a cinque mesi dalla conclusione del voto amministrativo – alla contrapposizione ideologica tra le due formazioni, espressione della “vecchia” e “nuova” maggioranza del paese. «Da consigliere di minoranza vorrei, senza ombra di critica, che queste tematiche siano al centro dell'attenzione, promuovendo una politica che vada oltre le semplici questioni amministrative e che abbracci una visione più ampia del bene comune».
Di seguito, l'intervento integrale di Luca Vergani.
«È importante affrontare la questione del bocciodromo con una prospettiva che tenga conto delle reali esigenze della comunità e delle dinamiche intergenerazionali. Ecco alcune mie argomentazioni e riflessioni.
Valorizzazione degli spazi comunali
La proposta di rimuovere il bocciodromo deve essere accompagnata da una riflessione approfondita su come riutilizzare quello spazio. Realizzare un polo multifunzionale socio-culturale non solo darebbe nuovo slancio a un'area che risulta obsoleta, ma risponderebbe anche ai bisogni di diverse fasce della popolazione. Eventi, mostre, concerti e attività ricreative per tutte le età potrebbero trovare una cornice adatta, contribuendo a rivitalizzare la vita sociale della comunità.
Inclusione intergenerazionale
Un centro multifunzionale potrebbe diventare un vero e proprio hub intergenerazionale, dove i giovani possono interagire con gli anziani, condividendo esperienze e conoscenze. Laboratori, corsi di formazione e attività ricreative che coinvolgono diverse generazioni potrebbero promuovere una cultura di rispetto e collaborazione, rafforzando i legami all'interno della comunità.
Sostegno alle iniziative locali
Questo nuovo spazio potrebbe anche fungere da incubatore per associazioni e gruppi locali, che spesso faticano a trovare luoghi adeguati per le loro attività. La creazione di un polo culturale favorirebbe la crescita di iniziative locali, promuovendo l'arte, la cultura e l'imprenditorialità. Inoltre, ciò rappresenterebbe un’opportunità per attrarre fondi e sponsor, contribuendo così al sostegno economico della comunità.
Pianificazione e comunicazione
È fondamentale che la Giunta comunale intraprenda un processo di pianificazione e comunicazione che coinvolga tutti gli attori sociali, compresi i rappresentanti delle diverse minoranze. Un confronto aperto permetterebbe di raccogliere idee e suggerimenti, assicurando che il progetto risponda realmente ai bisogni della popolazione. Un’azione coordinata e inclusiva potrà facilitare la comprensione e l’accettazione del cambiamento da parte della comunità.
Sostenibilità e futuro
Infine, è cruciale considerare la sostenibilità del progetto. Un'opzione multifunzionale deve essere pensata in un'ottica di sostenibilità economica e ambientale. Adottare misure ecologiche e promuovere l'uso di risorse rinnovabili non solo risponderebbe alle esigenze moderne ma darebbe anche un messaggio forte e chiaro sulla responsabilità sociale ed ecologica della comunità.
In conclusione, mantenere in vita il dibattito su come valorizzare gli spazi pubblici e come integrare le esigenze di tutte le generazioni è fondamentale. Da consigliere di minoranza vorrei, senza ombra di critica, che queste tematiche siano al centro dell'attenzione, promuovendo una politica che vada oltre le semplici questioni amministrative e che abbracci una visione più ampia del bene comune».