L’attesa si è conclusa e, alla fine, è Gibellina a conquistare il titolo di "Capitale italiana dell'Arte contemporanea" per il 2026, lasciando Gallarate a un passo dalla vittoria.
La proclamazione è avvenuta oggi nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura a Roma, durante una cerimonia che ha visto la partecipazione del Ministro della Cultura Alessandro Giuli, del Direttore generale della Creatività Contemporanea Angelo Piero Cappello e della Presidente della Giuria Patrizia Sandretto Re Rebaudengo.
Gallarate aveva presentato il progetto “La Cultura del Fare. Il Fare della Cultura”, un’iniziativa ambiziosa che puntava a valorizzare il patrimonio artigianale e culturale della città attraverso una serie di eventi e installazioni di arte contemporanea. Nonostante l’originalità e la qualità della proposta, la giuria ha scelto Gibellina, premiando il progetto “Portami il futuro”, capace di incarnare una visione artistica innovativa e fortemente simbolica per il territorio siciliano.
IL COMMENTO DEL SINDACO CASSANI
«Abbiamo fatto un’ottima figura anche se non abbiamo vinto – ha dichiarato il sindaco di Gallarate Andrea Cassani, in trasferta a Roma per la cerimonia di proclamazione - Abbiamo valorizzato la nostra città e la nostra storia. Il progetto che abbiamo presentato è stato ben concepito e in molti ci hanno fatto complimenti. Gallarate si sarebbe meritata, come gratificazione di oltre 70 anni di attenzione continuativa all’arte contemporanea, questo importante riconoscimento. Rimango dell’idea che se la giuria fosse andata a visitare le 5 città finaliste, la scelta finale sarebbe stata differente.
Ha vinto, come già capitato con la Capitale della Cultura, una città siciliana e speriamo che impieghino bene quest’ennesimo contributo statale e questo importante titolo – ha proseguito il primo cittadino di Gallarate - Gibellina ha sicuramente un patrimonio artistico considerevole nato oltre 50 anni fa ma ci pare che negli ultimi decenni non si sia resa protagonista di iniziative artistiche contemporanee innovative e degne di nota. Evidentemente ha premiato un modo di proporsi che a noi, con una spiccata “cultura del fare”, non appartiene.
Proseguiremo con convinzione con la nostra offerta culturale e artistica, con le risorse nostre e dei nostri partner sottolineando il ruolo strategico della nostra città e del nostro museo nella cultura artistica contemporanea. Ringrazio tutti coloro che con passione ci hanno affiancato in questo importante concorso nazionale: da Regione Lombardia a SEA, passando per tutti i partner istituzionali e privati».