Busto Arsizio - 17 ottobre 2024, 14:52

In giro per Busto con l’auto Euro 2: multata. «Serviva più comunicazione»

La donna aveva appena accompagnato a casa il padre con disabilità: «Non conoscevo la regola e credo che in tanti siano nella stessa situazione». Dopo la segnalazione, il messaggio del Comune

In giro per Busto con l’auto Euro 2: multata. «Serviva più comunicazione»

Fermata dalla Polizia locale mentre parcheggia sotto casa a Busto Arsizio. Cintura allacciata, niente telefono in mano: posso stare tranquilla, ha pensato tra sé e sé la nostra lettrice. Che, invece, ieri si è vista staccare una multa da 150 euro. Questo perché è stata pizzicata al volante di una macchina Euro 2.

Come previsto dalle norme regionali, infatti, anche a Busto sono in vigore alcune limitazioni alla circolazione dei veicoli inquinanti col fine di migliorare la qualità dell’aria. Dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 19.30 i veicoli benzina, metano e Gpl Euro 0 e Euro 1 non possono transitare, e nemmeno quello diesel da Euro 0 a Euro 4 compreso.

«Sono rimasta a bocca aperta, non conoscevo questa normativa», ammette la lettrice. C’è di più: la donna stava parcheggiando dopo aver lasciato a casa il padre, disabile al 100 per cento con accompagnamento.

«In quel momento non avevo in mostra il tagliando che non si può esibire se la persona con disabilità non è a bordo – spiega l’automobilista –. Mi è stato detto che, se mio papà fosse stato presente, non sarei stata multata. Ho chiesto allora come sarei potuta tornare a casa mia dopo averlo riaccompagnato e non mi è stata data risposta».

La lettrice pone un problema di comunicazione: «Non conoscevo la regola e credo in tanti siano nella stessa situazione. Sarebbe stato utile ricevere una di quelle telefonate registrate che il sindaco effettuava durante il Covid oppure un messaggio. L’ho detto anche agli agenti, secondo i quali avrei dovuto invece consultare il sito del Comune. Ma non è che tutti vadano a guardare il sito tutti i giorni». La pagina in questione con le informazioni relative anche a moto e autobus è questa. L’avviso è datato 10 ottobre, risale quindi ad alcuni giorni prima.

Fatto sta che il messaggio è poi effettivamente arrivato: «Ho raccontato quanto accaduto al sindaco Emanuele Antonelli e all’assessore Matteo Sabba e li ringrazio molto, perché in serata è stata inviata la comunicazione su WhatsApp tramite il servizio BA Informa». Che ovviamente non raggiunge tutti i cittadini ma che rappresenta sicuramente un utile canale di informazione. L’amministrazione ha evidentemente riconosciuto che una maggiore comunicazione avrebbe potuto giovare, anche perché non sarebbe questo l’unico caso portato all’attenzione del Comune.

«Non voglio sollevare un polverone. Certo, viene spontaneo pensare che probabilmente ci sono situazioni più urgenti o pericolose a cui dedicare dei controlli. In ogni caso, volevo porre il problema della comunicazione, che oggi si muove prevalentemente su social e telefono, e anche capire come può comportarsi in questi casi il caregiver di una persona con disabilità», conclude la cittadina, che ora sta valutando se procedere o meno con il ricorso.

R.C.

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