Cultura - 10 ottobre 2024, 08:52

VIDEO. Il vecchio e il mare (di plastica). Come il teatro a Busto lancia un grido "classicamente" nuovo

Sul palco del San Giovanni Bosco le prove della prima nazionale della compagnia Teatro in Mostra, in programma venerdì 11: «Come e con Hemingway e solo qui avevamo la libertà di farlo. Un lavoro nato con la creatività di tutti»

«Il sacro timore per il mare e per la terra. Un contraltare perfetto per il mondo di oggi» che quel timore, quel rispetto sembra averli perduti. Parte da Busto Arsizio uno spettacolo impegnativo, per la rilettura di un classico e per il messaggio incalzante che consegna. Eppure quell'impegno ha anche la meravigliosa leggerezza del palco che sprona a non farsi schiacciare, ma a sognare (e provare a) cambiare.

"Plasticamare" affiora da "Il vecchio e il mare" di Ernest Hemingway, con quel vecchio struggente e coraggioso che, trasportato ai giorni nostri, sa percepire immediatamente l'odore e l'apparire differenti di quella creatura immensa, a differenza degli altri pescatori. Abbiamo assistito alle prove generali mercoledì 9 ottobre al teatro San Giovanni Bosco in via Bergamo a Busto, dove sarà messo in scena dalla compagnia Teatro in mostra venerdì 11 ottobre alle ore 21, una prima nazionale.

Fin dallo scenario la riflessione che ci viene affidata è un detonatore di pensiero e azione. La scintilla, com'è venuta? Davanti a noi ci sono il regista Omar Nedjari con gli attori Laura Negretti e Diego Paul Galtieri. Lo spettacolo - come viene sottolineato - liberamente e tragicamente attualizzato da "Il vecchio e il mare" appunto è di Marco Filatori. Scene di Armando Vairo, costumi di Ilaria Strozzi, assistente alla regia Sofia Ferron, direttore tecnico Donato Rella.

Proprio il regista attribuisce a Laura, alla sua sensibilità sul mondo vicino e lontano, il seme di questa opera: «È lei la scintilla fondamentale». Opera che chiama, ricordano tutti insieme, ogni generazione, dai nipoti ai nonni, e poi chi ha divorato e magari riletto il romanzo come pure chi non vi si è mai accostato. La sostenibilità è un argomento serio che percorre le vite di tutti, ma uno spettacolo per arrivare al cuore e alla mente, non dev'essere pesante.

«È un lavoro nato dalla creatività di tutti». E tutti vorrebbe non al suo cospetto, ma immersi in esso, in questo mare che può essere liberato dalla plastica, da ogni forma di inquinamento, a patto che ciascuno se ne assuma la responsabilità.

Non si vuole spoilerare lo spettacolo, ma si promette che questa bellissima tentazione, che si chiama consapevolezza, avvolgerà tutti. Grazie anche a un teatro parrocchiale di Busto Arsizio, dove si sono svolte appunto in questi giorni le prove dopo Cantù e dove si è respirata la libertà di creare, come la gioia di farsi seguire e coccolare. Il grazie va al parroco don Antonio Corvi, al direttore artistico Claudio Fantinati, a tutti i volontari.

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Files:
 - Scheda artistica - PLASTICAMARE 2 (1.5 MB)

Marilena Lualdi

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